L’Usato sicuro varesino garanzia per la Regione

Fra un mese si vota per rinnovare il Consiglio regionale. Il presidente uscente, Attilio Fontana, sulla base della legge regionale 31 Ottobre 2012 n.17, ha indetto la consultazione che si terrà domenica 12 e lunedì 13 Febbraio con seggi aperti, dalle ore 7.00 alle ore 23.00 domenica; e dalle ore 7.00 alle ore 15.00 lunedì.

A differenza delle elezioni amministrative, cioè relative ai comuni, non è previsto il ballottaggio nel caso i candidati a presidente non dovessero raggiungere la maggioranza assoluta.

Ciò significa che si aggiudicherà la presidenza il candidato che avrà ottenuto il maggior numero di voti validi.

In dettaglio la legge relativa all’imminente elezione prevede che «gli 80 membri del Consiglio regionale (79 consiglieri più il presidente) sono eletti con criterio proporzionale, sulla base di liste circoscrizionali concorrenti, con l’applicazione di un premio di maggioranza.

Le circoscrizioni coincidono con le province lombarde, quindi Bergamo (9 seggi), Brescia (10), Como (5), Cremona (3), Lecco (3), Lodi (2), Mantova (3), Milano (25), Monza e Brianza (7), Pavia (4), Sondrio (1) e Varese (7).

Le liste collegate alla persona eletta a presidente ottengono almeno il 55% dei seggi, assegnati al Consiglio, se questa ha ottenuto il 40% delle preferenze e almeno il 60% se invece è riuscita a superare il 40%. Il limite è fissato al 70% dei seggi dell’intero Consiglio.

Nelle liste plurinominali è prevista l’alternanza di genere, con la possibilità di esprimere fino a due preferenze, scegliendo tra un candidato e una candidata che appartengano alla stessa lista e scrivendo i loro cognomi sulla scheda elettorale».

Avremo modo di tornare sull’appuntamento del 12-13 Febbraio. Ora ci fermiamo a riflettere sui candidarti delle tre principali aree culturali che competono per aggiudicarsi la presidenza e quindi il governo della Lombardia.

Letizia Moratti, 73 anni, laureata in Scinze Politiche, imprenditrice nel settore assicurativo, già ministro dell’Istruzione nei Governi Berlusconi II e III, sindaco di Milano, presidente Rai, è stata v.presidente di Regione Lombardia in quota Forza Italia fino a pochi mesi fa quando s’è dimessa per candidarsi con una propria lista sostenuta dal Terzo Polo. I sondaggi le accreditano una percentuale di consensi che oscillerebbe tra il 13 e il 17 per cento.

Pierfrancesco Majorino, perito informatico, 49 anni, già assessore al Comune di Milano nelle Giunte Pisapia e Sala, autore di romanzi e di saggi, dal 2019 parlamentare europeo, è il candidato del Partito democratico, di cui è stato segretario cittadino dal 2004 al 2007.

Ha una lunga militanza politica nella Sinistra maturata fin negli anni giovanili quando collaborò con il ministro alla Solidarietà sociale, Livia Turco, con l’incarico di occuparsi di politiche giovanili, dell’infanzia e di lotta alle dipendenze. Oltre che dal Pd sarà sostenuto dai 5Stelle. Un sondaggio del 9 Gennaio gli accredita il 39 per cento di voti.

Attilio Fontana, 71 anni, avvocato penalista, dal 1979 al 1982 ha assunto la carica di Conciliatore di Induno Olona e dal 1983 al 1988 quella di Vice Pretore Onorario avanti la Pretura di Gavirate. Leghista della prima ora, è stato sindaco di Induno Olona e successivamente di Varese, sua città natale, dal 2006 al 2016.

Nel quinquennio precedente (2000-2005) era stato eletto consigliere regionale e Presidente del Consiglio medesimo. Nel 2018, dopo la presidenza di Roberto Maroni, la Lega lo ripresenta come candidato del centro destra e viene eletto con il 49,75% dei voti.

La coalizione che lo sostiene è formata, oltre che dalla Lega, da FdI e da Noi moderati. Diversi sondaggi confermerebbero un vantaggio di 5/6 punti su Majorino, attorno al 44/45 per cento.

L’elettore lombardo sarà chiamato a scegliere tra una signora non invisa a quell’area radical chic milanese che oscilla indistintamente da sinistra a destra (purché si tenga ben saldo lo scettro del potere); un politico di professione che ben incarna l’ideologia comunista del distribuire a tutti la ricchezza senza preoccuparsi di crearla e un avvocato, appassionato amministratore della cosa pubblica che, comunque lo si giudichi, ha governato la barca Regione in un mare tempestoso e pieno d’insidie.

Visto che ci troviamo a bordo della nave sulla quale salirà lo skipper designato dalle urne del 12-13 Febbraio, non abbiamo dubbi nel scegliere il terzo candidato. Andiamo sull’usato sicuro che ci garantisce dagli imprevisti e dalle incognite di un “nuovo” per altro già ben testato

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