Lo Stato con una mano non dà e con l’altra toglie

Alcuni lettori ci informano che non hanno ancora ricevuto, ad oggi 7 Ottobre, i crediti d’imposta a loro spettanti, relativi alle dichiarazioni dei redditi del 2019, crediti che normalmente venivano onorati dallo Stato il primo giorno di Settembre.

Poiché la segnalazione ci è pervenuta da più parti ci stiamo chiedendo che cosa stia accandendo all’Inps, sempre che quanto a noi riferito non sia stato causato da disguidi, ma da coordinate decisioni dell’Istituto di previdenza.

Se risultasse vero che anche a Novembre l’Inps si mostrasse latitante nell’erogare quanto dovuto a migliaia di contribuenti, si mostrerebbe più che fondato il sospetto che sono vuote le sue casse (e, per la proprietà transitiva, quelle dello Stato).

Contemporaneamente stanno per essere recapitate a nove milioni di contribuenti italiani cartelle esattoriali, più o meno “pesanti”, attraverso le quali rinpinguire le casse statali.

Allora, da un lato, il nostro benemerito Governo, attraverso le istituzioni ad hoc preposte, trattiene per mesi i quattrini dovuti agli italiani e da un altro preme perché questi ultimi onorino quanto dovuto, con l’aggiunta di sanzioni e interessi vari.

Un eccellente modo di trattare le persone, non da cittadini, ma da sudditi. D’altra parte il Governo italiano è quello che nutre più simpatine al mondo nei confronti della Cina, Paese notoriamente rispettoso dei diritti dei propri cittadini.

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