Dall’egemonia della Sinistra guai in Italia e in Europa

Il gruppo “Giuristi e avvocati per la Palestina” denuncia il Presidente del Consiglio, i Ministri degli Esteri e della Difesa e l’amministratore delegato di Leonardo alla Corte penale internazionale «per concorso in genocidio». In Italia c’è ancora qualcuno che dubiti che l’opposizione non sia disposta a tutto pur d’infangare il Governo?

A gettare benzina sul fuoco provvede efficacemente anche il segretario della Cgil, Maurizio Landini: «Il Governo è complice indiretto di genocidio». Punto; e per quanto riguarda l’imminente manovra finanziaria, «se non siamo ascoltati», parola di Segretario, «il 25 Ottobre scendiamo in piazza». Le politiche sociali promosse dal centrodestra non funzionano, occorre modificarle, spiega Landini. Come? Ma con una tassa patrimoniale che, dice, «con un’aliquota pari all’1,3% su mezzo milione di contribuenti sopra i 2 milioni di euro darebbe un gettito di 23 miliardi di euro da spendere in welfare». Naturalmente che quel denaro sarebbe raccolto dalle tasche del ceto medio, grazie al quale sta ancora in piedi quel poco che rimane dell’Italia, a Landini non importa. La sua ricetta è “insindacabile” per antonomasia; e poi come si fa a sindacare il capo di un sindacato?

Intanto a Roma, comune governato dal Pd, sul municipio si ammaina la bandiera italiana e si issa quella palestinese. Ma l’articolo 292 del Codice Penale non disciplina il vilipendio alla bandiera o ad altri emblemi dello Stato?

Torino, Bologna, Milano e altre città sono messe a ferro e fuoco da cortei pro Pal, mentre centinaia di agenti dell’ordine vengono feriti per proteggere passeggeri e stazioni ferroviarie da forsennati assalti di “pacifisti” anti israeliani. Nulla a che vedere con il preoccupante aumento di antisemitismo?

Al Parlamento europeo Socialisti, Verdi e Sinistri in genere festeggiano per avere garantito l’immunità a Ilaria Salis, spacciando il risultato come vittoria di democrazia e affermazione di antifascismo. L’amara verità è che gli eurodeputati si sono accordati per salvare un membro del Partito Popolare ed un’altro del Partito socialista per due storie diverse, diffamazione uno e molestie sessuali l’altro. In pratica dal mercanteggiamento dei due Partiti maggiori (Popolari e Socialisti) sono nate le assoluzioni e nel pacchetto dei salvataggi è rientrata anche Ilaria Salis.

L’egemonia culturale della Sinistra, che da oltre un trentennio permea i gangli vitali di diverse nazioni europee, ha fatto danni ben peggiori di quelli causati a Gaza dall’esercito israeliano.

Ricostruire case e strade sarà un gioco da ragazzi mentre occorreranno almeno un paio di generazioni per ridare linfa a società obnubilate da disvalori spacciati come pilastri di progresso.

Eutanasia, aborto, uniformità sessuale, pornografia, manifesto in difesa della pedofilia, odio dell’avversario politico hanno trovato comprensione e sostegno – inutile negarlo – in quella cultura woke fatta propria dalle varie Sinistre in Occidente.

È stato osservato che se qualcosa fosse cambiato in Italia anche l’Europa ne sarebbe stata contagiata. Ebbene il vento di centrodestra che soffia nel Vecchio Continente non è casuale ed è frutto del fallimento delle politiche delle Sinistre, che ancora galleggiano perché ai vertici di tante istituzioni hanno ancora loro persone fidate.

Lagarde, Von der Leyen, Macron sono avvinghiati alle loro poltrone nonostante abbiano dimostrato di non essere all’altezza dei compiti loro assegnati.

Il globalismo è duro a morire: gli artefici dell’Agenda 2030 hanno ancora un certo vantaggio perché tanti europei non sono a conoscenza di dove li si vuole portare.

Anche se a fatica cresce però il numero di coloro che hanno compreso le mistificazioni delle Sinistre, alfieri, della globalizzazione. Infatti, con meno timore, si torna a parlare di sovranità dei popoli.

L’Europa non può essere confusa con l’Unione Europea. La prima è un’entità geografica, storica e culturale fondata sui valori giudaico-cristiani. La seconda è un’istituzione costruita ad arte per costringere le popolazioni ad obbedire ad una ristretta oligarchia di “illuminati”.

L’euro non ha portato benessere agli italiani che, non solo non hanno migliorato le condizioni di vita, ma, direttiva dopo direttiva, regolamento dopo regolamento, legge dopo legge, hanno pure perso ampi spazi di sovranità.

Delle due, una: o l’UE, rinnegando quanto in gran parte fatto sino ad ora, si rianima riappropriandosi dei valori giudaico-cristiani che hanno fatto grande l’Europa e l’intero Occidente, o il suo destino, la disgregazione, sarà solo questione di tempo.

Non è detto che la seconda opzione sia la peggiore. Per affratellarsi e collaborare non è necessario avere la stessa moneta, occorre il cuore. Proprio quello che manca al gigantesco carrozzone dell’UE.

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