Biden, Von der Leyen, Putin: il buono, la bella e la bestia

Maurizio Crozza, nei panni di Mario Draghi, dice alcune verità che, fuori dalla satira, potrebbero costare caro a chiunque le affermasse.

Il messaggio del comico genovese è tagliente: la guerra russo-ucraina è un toccasana per le élite che governano Europa e Stati Uniti. Dopo la pandemia e i disastri economici (inflazione al 7 per cento, aumento incontrollato del costo delle materie prime, disoccupazione, chiusura di aziende, tassi azzerati, etc.) causati da Biden, Von der Leyen, Macron e Draghi, l’invasione russa dell’Ucraina, guidata da Volodymyr Zelens’kyj, diventa un eccellente argomento di distrazione di massa e di ricompattamento dei governi occidentali.

Mentre si inneggia, giustamente, alla libertà del popolo ucraino, si comprime, ingiustamente, quella degli italiani costringendoli all’uso scellerato del green pass e violando una serie di loro diritti, previsti dalla costituzione, a cominciare da quello del lavoro.

Il green pass a chi serve? Estenderlo oltre il 31 Marzo fino a Giugno, come vuole il Ministro della Salute, serve forse ad imporre la terza dose di siero sperimentale, visto che sempre meno italiani sono disposti a farla?

L’ex ministro Giulio Tremonti ha spiegato molto bene a “La Verità” (pag. 5 del 28 Febbraio) l’inconsistenza politica dei Vertici dell’Unione europea che si sono fatti trovare impreparati anche nella guerra tra Russia e Ucraina (in atto dal 2014).

Alla domanda del giornalista Federico Novella sul comportamento della classe dirigente occidentale in merito all’invasione russa, l’ex Ministro ha risposto: «Legga il comunicato finale del G7 del 13 Giugno: ci sono due piccoli paragrafi su Russia e Ucraina e pagine intere sulla gender equality e sulla palingenesi del mondo che dovrebbe rinnovarsi nella transizione digitale, ambientale e sociale».

Per chiarire meglio il suo pensiero su coloro che da anni guidano l’Europa, Tremonti rammenta poi «la mitica direttiva “toilet flushing” che, ritirata poco prima della Brexit, mirava a omologare i servizi sanitari delle abitazioni europee, dai rubinetti dei lavandini alle dimensioni dei bidet. Di questioni del genere si è occupata l’Europa in questi anni».

L’aggressione di Putin all’Ucraina è da condannare senza se e senza ma. Non ci sono scusanti per chi uccide civili, distrugge case e s’impadronisce di territori altrui. In questi ultimi 8 anni – c’è però da chiedersi – dove sono stati i leader europei? Che cosa hanno fatto per impedire che non crescesse la tensione tra Russia e Occidente?

Ci sono delle oggettive contraddizioni che non si possono tacere. Quello che oggi si scopre come un tiranno sanguinario non ha imposto ai propri cittadini vaccinazioni obbligatorie; in accordo con la Chiesa ortodossa moscovita ha promosso una vasta campagna contro l’aborto; ha protetto la gioventù dalle mefistofeliche teorie gender; ha valorizzato il ruolo della famiglia composta da mamma, papà e figli; ha riconosciuto diritti agli omosessuali (che dal 1999 possono far parte delle forze armate) e ha frenato il consumo di alcolici e del fumo per salvaguardare la salute pubblica.

Esattamente l’opposto delle politiche realizzate dal “libertario e democratico” ceto politico europeo e dai leader occidentali che annualmente, a Davos, si stringono attorno a quello psicopatico di Klaus Schwab, sostenitore di quel transumanesimo che egli vorrebbe imporre a milioni di persone, italiani in primis.

Per fortuna alle lobby massoniche e alle loro affiliazioni deviate, che mirano a sostituire Dio con la modernità tecnologica e scientifica, si contrappongono migliaia di comunità religiose e di cenobiti che con le loro costanti preghiere inteneriscono il cuore per impetrare la Grazia di Colui che davvero tutto può.

In questo travaglio dell’umanità purtroppo manca la forza propulsiva degli attuali vertici della Chiesa cattolica, i quali non stanno risvegliando le coscienze, abdicando ad un compito che nei secoli hanno sempre assolto con meritevole abnegazione.

La giornata di preghiera e digiuno per la pace, indetta martedì 2 Marzo da papa Bergoglio, è stata un segnale importante perché ha chiamato oltre un miliardo di cattolici a riflettere sul male inflitto a tanti innocenti in Ucraina, ma sarebbe stato più efficace se fosse stato unito a quanto accade contestualmente in Afganistan, Iraq, Somalia, Libia, Siria, Yemen, Curdistan/Turchia, Birmania, Striscia di Gaza, Filippine, per citare i territori più colpiti.

I Paesi tecnologicamente più avanzati e le loro élite (leggi Usa, Cina, Russia ed Europa) hanno responsabilità enormi perché stanno promuovendo nel mondo una cultura di morte e di sopraffazione. Quei “poteri sovranazionali”, accennati dal presidente Mattarella nel suo discorso d’apertura dopo essere stato rieletto, sono incarnati da persone ben note ai burattini che da loro sono manovrati; alcuni di questi, nella presente fase storica, hanno assunto pure il compito di governarci. Ecco si tratta di prendere coscienza che è arrivato il momento di fermare burattini e burattinai.

Per essere espliciti tutti i pontefici, da Clemente XII (1730-1740) a Benedetto XVI, hanno espresso giudizi negativi nei riguardi di quelle associazioni massoniche che imperversano a livello planetario «poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò l’iscrizione a esse rimane proibita. I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione». (Congregazione per la Dottrina della fede, “Dichiarazione sulla massoneria”, 26 Novembre 1983).

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