Natale 2020 il pagamento è sempre più elettronico

Dai salumi ai formaggi, al vino, senza dimenticare miele, confetture, composte: sono alcune delle idee vincenti “made in Varese” per il “regalo gastronomico” di Natale. E’ una tendenza che quest’anno vede un’impennata anche nelle scelte dei consumatori nella provincia prealpina. Lo rimarca la federazione provinciale Coldiretti, nel tracciare un quadro sulle tendenze per le ormai vicine, prossime festività: “La scelta di premiare cibo e filiera corta aiuta l’economia agricola locale ed è certamente una scelta etica: ma, allo stesso tempo, riflette la volontà, anche tra le mura di casa, di scegliere il meglio per quel pranzo di Natale che, in moltissimi, quest’anno trascorreranno a casa propria con i familiare più stretti” evidenzia Fernando Fiori, presidente di Coldiretti Varese.

Non solo: l’anno dell’emergenza-Covid porta una crescita esponenziale nella scelta dei pagamenti elettronici. In relazione agli acquisti di Natale, si stima che uno su tre sarà pagato dagli italiani con la moneta elettronica, spinta dalle precauzioni anticontagio e dalle ultime misure varate per favorire l’uso di bancomat e carte di credito. Una conferma giunge anche dai dati Deloitte sulle tendenze del Natale 2020, in riferimento all’avvio per la prima volta in Italia dell’operazione cashback.

Ma, nonostante l’emergenza per Natale – sottolinea Coldiretti Varese – il 62% degli consumatori ha dichiarato di considerare i negozi fisici come la principale meta per lo shopping natalizio a fronte di un 38% che predilige l’online. In particolare lo shopping “in presenza”, è considerato migliore per le categorie di prodotto più discrezionali che richiedono maggiore attenzione nella selezione e anche un servizio di consulenza, anche in campo gastronomico.

Da segnalare- continua la Coldiretti – che oltre il 30% dei consumatori dichiara di essere orientato a cercare soluzioni che consentano maggiore sicurezza, comodità e flessibilità, come acquistare online e ritirare in negozio con la finalità di diminuire le visite e riducendo conseguentemente gli affollamenti.

Una modalità che si sta diffondendo in modo trasversale in tutti i settori compreso l’alimentare soprattutto nei confronti di fornitori di fiducia. Per il cibo si registra quest’anno in realtà una polarizzazione nei comportamenti di acquisto con la ricerca di prodotti del territorio da prendere direttamente dal produttore nei mercati o nelle fattorie degli agricoltori di Campagna Amica.

Una scelta – conclude Coldiretti Varese – sostenuta dalla preferenza accordata all’acquisto di prodotti locali e Made in Italy anche per aiutare l’economia nazionale e garantire maggiori opportunità di lavoro a sostegno della ripresa in un momento di grande difficoltà.0

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