Via Francigena dalla Lombardia sostegno per la candidatura a patrimonio Unesco

Siglato mercoledì 6 luglio, a Firenze il Protocollo d’intesa per la redazione del dossier di candidatura della Via Francigena nella lista Patrimonio UNESCO. Presenti il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e i rappresentanti delle altre regioni italiane attraversate dalla Via Francigena di Sigerico: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria e Lazio. Per Regione Lombardia è intervenuto e ha firmato l’assessore regionale all’Autonomia e Cultura Stefano Bruno Galli.

Per il Governo hanno preso parte il Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, Lucia Borgonzoni e il Sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri, Benedetto Della Vedova. Presenti anche il Presidente dell’Associazione Europea Vie Francigene, Massimo Tedeschi. 

“Regione Lombardia – ha sottolineato l’assessore Galli – sostiene con determinazione questa candidatura che si inserisce a buon titolo nei percorsi del cammino lento in Lombardia ed è animata dalla convinzione sia del valore e dell’importanza della Via Francigena, tra i più suggestivi e leggendari itinerari culturali europei, sia della specificità e dell’unicità del tratto lombardo. Desidero ringraziare tutti coloro che hanno portato a questo importante traguardo e in particolare ringrazio il Sottosegretario Lucia Borgonzoni per la tenacia e la competenza con cui ha seguito l’iter culminato con la firma di oggi“. 

La Via Francigena è tra i più celebri e visitati itinerari culturali europei riconosciuta dal Consiglio d’Europa. Una secolare via di fede, un antico pellegrinaggio che dall’Inghilterra percorre il cuore dell’Europa per oltre duemila chilometri passando per Francia, Svizzera per giungere in Italia. In Lombardia, la Via attraversa il territorio dei Comuni di Palestro, Robbio, Mortara, Tromello, Garlasco, Gropello Cairoli, Pavia, Belgioioso, Santa Cristina e Bissone, la frazione Lambrinia del Comune di Chignolo Po, Orio Litta fino alla frazione Corte Sant’Andrea del Comune di Senna Lodigiana, dove si trova l’imbarco dei pellegrini che vogliono proseguire il cammino oltre il Po.

“Il tratto lombardo – ha aggiunto l’assessore regionale all’Autonomia e Cultura di Regione Lombardia – è di poco più di 100 km (106 per la precisione), che corrispondono alle tappe 11-16 della Francigena. Lungo il percorso incrocia la via Francisca del Lucomagno, il Cammino di Sant’Agostino, la Via degli Abati, il Cammino dei Monaci. Sono tutti percorsi del cammino lento compresi nel progetto ‘Linc-Lombardia in Cammino'”.

“Con il Touring Club Italiano – ha spiegato – abbiamo appena realizzato un’agile guida in italiano e in inglese dal titolo ‘Cammini in Lombardia’. Inoltre, stiamo ampliando la rete dei cammini lombardi. Entro fine legislatura li raddoppieremo, arrivando a 25 in totale. Si tratta di forme di perlustrazione del territorio e del suo patrimonio culturale destinate ad avere un grande sviluppo negli anni a venire. Anche perché si configurano come suggestive perlustrazioni introspettive. Lo spazio è definito (la Francigena), ma il tempo no: sotto la dimensione temporale della Francigena, come delle altre vie, c’è un livello temporale plurale, strettamente legato all’offerta culturale, al tempo in cui furono costruite le chiese e i monasteri, ma anche alle vicende storiche – si pensi alle guerre risorgimentali – che si svolsero in quelle zone, di cui rimangono vive testimonianze”.

“Insomma – ha concluso Galli – i percorsi del cammino lento hanno una dimensione spaziale precisa e una dimensione temporale multilivello. E questo li rende straordinariamente affascinanti”.

Condividi:

Related posts