Transizione ecologica abbinata all’ambiente, al sociale e all’economia partendo dai territori

Per promuovere in modo efficace il processo di transizione ecologica è fondamentale adottare un approccio concreto e privo di ideologie che sappia declinare in modo sinergico aspetti ambientali, economici e sociali attraverso una valorizzazione efficace dei diversi contributi forniti dagli stakeholder del territorio. E’ stato questo il messaggio principale lanciato dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, che ha aperto in Auditorium Testori a Palazzo Lombardia, insieme all’assessore all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione, i lavori della giornata conclusiva del 5° Forum per lo Sviluppo Sostenibile incentrato quest’anno sul tema dell’economia circolare. La manifestazione è arrivata nel capoluogo lombardo dopo le iniziative territoriali che si sono svolte a Brescia, Varese, Sondrio e Mantova.

Nello specifico, nel corso dei diversi appuntamenti in programma, sono state raccolte le istanze di imprese, associazioni di categoria e realtà territoriali per calibrare le politiche regionali in materia di sostenibilità ambientale, anche in continuità con gli impegni che la Regione Lombardia si è presa firmando il Protocollo lombardo per lo sviluppo sostenibile.

“Voglio sottolineare – ha detto Fontana – come quest’anno si è voluti andare sul territorio per avere una percezione diretta di quali siano le idee e le proposte su base locale per favorire la transizione ecologica. Noi crediamo che la tutela ambientale, e in particolare lo sviluppo dell’economia circolare, tema portante di quest’anno, debbano essere interpretati come un’opportunità e debbano essere privati di qualsiasi approccio ideologico. E’ infatti necessario tutelare i posti di lavoro e, in generale, i cittadini. La transizione ecologica è un elemento necessario e noi, come Regione Lombardia, lo stiamo dimostrando, mettendo in atto misure mirate volte a favorire il percorso di decarbonizzazione”.

“Abbiamo voluto infatti che la sostenibilità fosse l’elemento cardine del Piano Regionale di Sviluppo Sostenibile proprio per evidenziare come la tutela ambientale sia un presupposto ineludibile e traversale ai diversi settori che Regione considera centrale. Quando si parla di questi temi, per ottenere risultati concreti, è però fondamentale abbinare le esigenze ambientali con quelle economiche e sociali”.

“Semplificazione normativa, alleanza con le imprese, scienza e ricerca alla base delle decisioni, valorizzazione delle bellezze paesaggistiche e dei prodotti locali. La Lombardia chiede più pragmatismo e meno ideologia – ha dichiarato l’assessore regionale lombardo all’Ambiente e Clima Giorgio Maione – e la Regione prosegue convintamente sulla strada che vede lo sviluppo economico e sociale come condizione necessaria per la sostenibilità ambientale. Insieme al territorio stiamo costruendo il green deal lombardo”.

“Siamo una terra in cui la raccolta differenziata è al 73% – ha concluso l’assessore – ben oltre gli standard europei. Ormai conferiamo in discarica solo lo 0.04% dei rifiuti solidi urbani. Qui trasformiamo i rifiuti in risorse recuperando l’85% di materia ed energia. I prossimi obiettivi sono l’approvazione di una legge regionale sul clima e la creazione di un fondo di capital venture da 40 milioni dedicato alle imprese innovative che si occuperanno del recupero di materie prime rare. Un obiettivo strategico per l’Italia e per l’Europa. Così si fa economia circolare”.


Ai lavori hanno partecipato anche gli assessori regionali Alessandro Beduschi (Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste, Regione Lombardia) e Claudia Maria Terzi (Infrastrutture e Opere pubbliche).

Nel pomeriggio oltre all’assessore Maione interverranno gli assessori regionali Elena Lucchini (Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità), Barbara Mazzali (Turismo, Marketing territoriale e Moda) e Federica Picchi, sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega allo Sport e Giovani.

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