Smog, Lombardia rispettate i limiti europei

 “Più che le suggestioni e le insinuazioni contano i fatti. La qualità dell’aria in Lombardia è in continuo miglioramento. Legambiente dice che ‘le medie annuali rappresentano la cronicità dell’inquinamento e sono parametro di riferimento per la tutela della salute’. Finge di ignorare che Regione Lombardia per le medie è rispettosa da anni dei valori limite imposti dell’Unione Europea. Legambiente indica invece valori dell’Organizzazione mondiale della sanità, che non hanno valore normativo”. 

Lo afferma l’assessore all’Ambiente e clima di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, replicando alle dichiarazioni del presidente di Legambiente Lombardia, Barbara Meggetto.

“Dal 2018 per gli agglomerati di Milano, Brescia, Bergamo – precisa Cattaneo – i valori del Pm2.5 sono al di sotto del limite europeo di 25 microgrammi per metro cubo. Sempre dal 2018 la media di tutte le stazioni della Regione dei valori del Pm10 è al di sotto del limite europeo di 40 microgrammi per metro cubo”. 

Sempre secondo Legambiente l’emergenza smog non si placa, nemmeno nell’anno della pandemia, e paghiamo lo scotto dell’inadeguatezza dell’accordo di Bacino Padano. 

“Cosa dovremmo dire allora – prosegue l’assessore di Regione Lombardia – delle politiche nazionali? Sorprende allora su questo il silenzio assordante di Legambiente che non ha ancora sollevato al Governo neppure un’obiezione sull’assenza, nel Recovery plan italiano, di qualunque misura specifica sul miglioramento della qualità dell’aria. Come segnalato anche oggi dal presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. E questo, nonostante che le Regioni del Bacino padano abbiano mandato al Governo un progetto specifico, frutto dell’accordo di Bacino padano e della consuetudine di un lavoro comune”.

Infine, secondo Legambiente, Regione Lombardia avrebbe dovuto ignorare le criticità che la pandemia ha creato nello spostamento delle persone e le raccomandazioni stesse dell’Oms sulla riduzione della mobilità collettiva. 

“Per loro – dice Cattaneo – non avremmo quindi dovuto assicurare distanziamento e regole di sicurezza nel trasporto pubblico, come previsto dall’Oms, bloccando nello stesso tempo tutte le auto euro 4 diesel”. 

“Mi sembra un esempio – precisa l’assessore all’Ambiente – di un approccio ideologico e irrealistico. Regione Lombardia ha il dovere di costruire soluzioni equilibrate. A questo risponde lo slittamento del blocco dei veicoli diesel euro 4 fino al termine dell’emergenza sanitaria, come concordato anche con il ministero dell’Ambiente”. 

“Non è con le sceneggiate, come il flashmob odierno, mostrando un assegno che nessuno ci ha chiesto di pagare – conclude Cattaneo – che si risponde ai problemi del nostro ambiente, ma con azioni concrete. Solo così continueremo a migliorare la qualità dell’aria, come stiamo facendo, ed eviteremo le sanzioni dell’Unione Europea. Su questo vorremmo vedere in campo Legambiente e misurarne le sue proposte”

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