Piazza della Regione preghiera con i rappresentanti chiesa Ucraina e Russa

La Giunta della Regione Lombardia e il Consiglio regionale hanno aderito all’appello di Papa Francesco che aveva chiesto un momento di preghiera per la pace in Ucraina da fare in occasione del ‘mercoledì delle ceneri’.

Alle ore 13 di oggi mercoledì 2 Marzo, in Piazza Città di Lombardia, il presidente Attilio Fontana, insieme a numerosi assessori e consiglieri, ha partecipato al momento di raccoglimento guidato dal vicario episcopale della Diocesi di Milano, monsignor Luca Bressan, durante il quale sono intervenuti don Igor Kupra, in rappresentanza della comunità ucraina e parroco della Chiesa cattolica di rito bizantino, e padre Ambrogio Makar, della Chiesa russa ortodossa di Milano.

Con loro molti dipendenti regionali che hanno voluto far sentire il proprio sostegno alla popolazione ucraina.

“E’ particolarmente significativo – ha detto il governatore Fontana – che oggi i rappresentanti della Chiesa cattolica, ucraina e ortodossa si siano riuniti qui, insieme a noi, per pregare e per sperare che con la preghiera si possa raggiungere il cuore di chi oggi sta facendo delle scelte scellerate”.

“L’appello del Papa – ha aggiunto don Igor Kupra – è bellissimo, come stare qui oggi insieme ci dice che, nonostante le differenze che ci dividono, tutti noi vogliamo la stessa cosa: la pace e camminare nella stessa direzione”.

“L’uomo è più forte delle guerre – ha sottolineato monsignor Luca Bressan – perché è più profondo dell’odio che genera i conflitti. L’amore produce vita e la vita continua anche durante la guerra. Non smettere di sentirci fratelli è fondamentale e il compito che abbiamo è mostrare che siamo capaci di accogliere e di pregare immaginando insieme il nostro futuro e quindi poi tradurlo in atti concreto come stiamo facendo in questi giorni con tanti gesti di vera solidarietà”.

“Noi stiamo pregando per chiedere che finisca la guerra – ha detto padre Ambrogio Makar ringraziando tutti i presenti”. “Il sostegno di tutti voi ci dà anche la forza di sperare che questo momento termini con il ritorno della pace”.

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