Lombardia, Giunta approva rendiconto generale 2020

La Giunta ha approvato oggi, lunedì 18 Aprile, il ‘rendiconto generale di gestione 2020’, vale a dire il documento che sintetizza le spese e le entrate effettivamente sostenute per la gestione dell’Ente.

“Dal rendiconto – spiega l’assessore al Bilancio e Finanze, Davide Caparini – si evince che, anche in un anno difficile come quello appena trascorso, la Lombardia ha saputo confermarsi eccellenza nell’utilizzo delle risorse pubbliche”.

“In particolare, la gestione oculata del bilancio regionale ha permesso di raggiungere due traguardi significativi anche alla luce della straordinarietà del momento che stiamo vivendo: il primo – prosegue Caparini – è di aver mantenuto inalterata la pressione fiscale, quindi senza aumento di tasse per imprese e famiglie; il secondo è di aver messo in campo dei consistenti piani di investimento per soddisfare le esigenze dei territori. La fotografia del bilancio a consuntivo di quest’anno è quindi chiara: la Lombardia sta già attuando un piano di ripresa regionale, contando sulla propria buona amministrazione e quindi senza fare debito”.

L’avanzo della gestione 2020, pari a 338 milioni, è in parte ‘indotto’ a seguito degli accordi Stato-Regioni in base ai quali la Lombardia si è impegnata a garantire, anche per il 2020, il pareggio di bilancio costituzionale con 192 milioni; la restante quota di avanzo è imputabile, principalmente, a risparmi di spesa corrente e all’avanzo – cumulato – della gestione 2019.

Al termine della gestione risultano finanziati complessivamente 2,1 miliardi di investimenti (finanziati con risorse regionali e con risorse vincolate – Stato e UE). Gli investimenti finanziati con entrate regionali nel 2020 ammontano – invece – a complessivi 1,04 miliardi. Tutti gli investimenti sono stati autofinanziati senza ricorrere a forme di indebitamento.

“Con questi numeri – conclude l’assessore Davide Caparini – Regione Lombardia ha ottemperato agli accordi istituzionali relativi al miglioramento dei saldi di finanza nazionale senza rinunciare alla realizzazione di uno stock consistente di investimenti (principalmente finanziati da risorse proprie) a vantaggio dell’economia, nel rispetto del rigore contabile e dei principi tecnico/contabili che regolano il sistema delle autonomie territoriali”.

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