Lago Varese dati a un mese apertura della balneazione

A un mese dall’avvio della balneazione sul Lago di Varese, l’Assessorato all’Ambiente e clima di Regione Lombardo rende noto i dati del monitoraggio sulla qualità delle acque per la balneabilità del lago.

La balneazione è attiva a Varese Schiranna e a Bodio fino al 31 agosto in via sperimentale, proprio perché consentirà di impostare nel tempo una balneazione controllata e idonea alle valenze ambientali del lago.

I dati, registrati da Ats nel mese di luglio, sono disponibili sul sito della DG Ambiente e Clima di Regione Lombardia. L’andamento dei dati non solo conferma il rispetto di tutti i parametri necessari per la balneabilità, ma mostra come non ci siano state alterazioni sulla qualità delle acque dovute all’apertura della balneazione rispetto agli standard precedenti. I dati dei campionamenti di giugno e di quelli di luglio (ogni 2 giorni) rimangono per lo più invariati.

Si registra solo per la stazione di Varese Schiranna per alcuni campionamenti nei primi 15 gg di luglio qualche valore più elevato di enterobatteri che rimangono comunque ben al di sotto (2 o 3 volte) del limite normativo. Non si riscontra nessun problema relativo alla presenza di fioriture algali e cianobatteri che presentano valori di 10 volte sotto i limiti. Praticamente nessuna presenza di tossine algali.

“Un fatto positivo nella prospettiva della possibile fruibilità del Lago di Varese anche dopo il periodo sperimentale. La misurazione dei parametri – ha commentato il presidente di Regione Lombardia –  mostra, infatti, che non ci sono state alterazioni. Attendiamo la fine di agosto e speriamo cha anche al termine dell’estate, si possa registrare la mancanza di qualunque tipo di alterazione nella qualità delle acque del nostro lago”.

“Dunque, i dati confermano la piena balneabilità delle acque del lago di Varese – afferma l’assessore all’Ambiente e Clima – e nessun impatto negativo dovuto all’apertura della balneazione. 

I valori restano infatti al di sotto di tutti i limiti normativi, confermando la piena balneabilità del lago. In questo primo mese, tra l’altro, abbiamo colto positivamente il fatto che non ci sia stato un uso indiscriminato della balneazione e quindi nessun ‘effetto Rimini'”.

L’assessorato all’ambiente e clima fa inoltre presente che, rispetto ad alcune notizie emerse sugli organi di stampa in cui viene citata l’immissione di 14 tonnellate di fosforo nel lago, tale dato rappresenta una stima su dati pregressi, che non tiene conto degli interventi recentemente avviati e neppure della produzione naturale di fosforo il cui valore di fondo è stimato intorno a 30 microgrammi per metro cubo.

In particolare, la misura già attivata dell’impianto di prelievo ipolimnio, che agisce per limitare ed eliminare i carichi interni, ha consentito di asportare 4 tonnellate di fosforo all’anno.

E il fatto che in 4 anni il lago sia passato dalle oltre 100 a poco più di 50 microgrammi di fosforo è significativo di un impatto positivo del prelievo ipolimnico. Inoltre, la Macroazione A dell’AQST si occupa proprio degli interventi di risanamento della rete fognaria, per ridurre i carichi esterni.

Tali interventi che sono effettuati dalla società Alfa: monitoraggio di circa 1000 km di fognatura, mappatura degli scarichi a lago, anche di quelli abusivi, avvio degli interventi necessari a risolvere le criticità che apportano inquinanti nel lago. Inoltre, l’Aqst ha contribuito con 8 milioni di euro destinati a 20 interventi che saranno completati entro il prossimo anno e a breve esplicheranno i loro effetti.

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