“Oggi in Consiglio regionale abbiamo approvato un provvedimento fondamentale per fare finalmente chiarezza sull’attività venatoria nei valichi montani interessati dalle rotte migratorie. Un passo atteso da anni, che recepisce le recenti novità della legge nazionale del 12 settembre e pone fine a incertezze e interpretazioni contrastanti” – dichiara il consigliere regionale Mauro Piazza.
Il documento individua 23 valichi montani rispetto ai 475 attuali – distribuiti tra le province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Pavia e Sondrio – nei quali l’attività venatoria sarà consentita secondo regole chiare e uniformi, nel pieno rispetto delle norme europee e nazionali. Restano esclusi dalla possibilità di caccia i valichi ricadenti in aree protette o foreste demaniali, dove il divieto continuerà a essere in vigore.
“Con questa decisione – sottolinea Piazza – facciamo finalmente chiarezza su una questione complessa, superando le incertezze normative che per anni hanno generato confusione e tensioni nei territori. Il nuovo assetto rispetta le recenti novità nazionali e offre certezze ai cacciatori, valorizzando al contempo il ruolo delle comunità montane, che da sempre mantengono un rapporto equilibrato con l’ambiente.”
“Regole chiare e condivise sono lo strumento migliore per tutelare l’ambiente senza rinunciare alle tradizioni locali – sottolinea ancora Piazza –. Con l’approvazione di questo provvedimento non solo mettiamo in sicurezza la Lombardia rispetto a possibili contenziosi, ma valorizziamo le comunità montane che vivono la caccia in modo consapevole e rispettoso.”
Il testo sarà pubblicato nei prossimi giorni sul Bollettino Ufficiale della Regione (BURL), consentendo così l’avvio della stagione venatoria nei valichi autorizzati già da sabato 27 settembre.
“Ringrazio il Presidente della Commissione Agricoltura, Floriano Massardi e tutte le associazioni venatorie per il lavoro svolto. Ancora una volta – conclude Piazza – Regione Lombardia dimostra di saper affrontare con serietà temi complessi, dando risposte concrete ai cittadini e tutelando i nostri territori”.
