Lombardia oltre il 95% del fatturato italiano del settore musicale

“I dati di impatto dell’industria musicale sulla crescita del nostro sistema economico, consentono di comprendere quanto la cultura sia capace di generare ricchezza. Specie in una regione, come la Lombardia, dove si concentra, pensando al solo settore musicale, più del 95% del fatturato italiano e in cui hanno sede le principali Case di edizioni musicali e le piattaforme digitali”. Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia intervenendo, questa mattina a Palazzo Litta, a Milano, all’incontro con i rappresentanti dell’industria musicale ‘PNRR e le imprese culturali e creative nel settore musicale’, organizzato dal sottosegretario di Stato per i Beni e le attività culturali e per il turismo, Lucia Borgonzoni, alla quale ha era presente anche Onofrio Cutaia, direttore generale ‘Creatività Contemporanea’ del ministero.

Un’iniziativa che dà il via a una serie di tavoli di ascolto e discussione con gli stakeholder, in vista dei futuri bandi del Ministero della Cultura che attingeranno dalle risorse messe a disposizione dal PNRR per la transizione digitale, 155 milioni di euro.

“L’evento odierno – ha continuato – trova in Lombardia e nel capoluogo meneghino, terra fertile per varietà di settori, filiere e canali, parte nel posto più appropriato”.

Il presidente ha ricordato che Regione è da sempre a fianco delle imprese culturali e creative. “Abbiamo avviato – ha detto – progetti d’avanguardia per favorire la digitalizzazione degli eventi e dei luoghi della cultura, accelerando, a seguito della pandemia, un processo già in atto e nato dal confronto costante con il territorio. Possiamo, dunque, sostenere che la Regione, grazie ad un contesto d’eccellenza, sia pronta a sostenere le sfide e le opportunità rappresentate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

Il Governatore ha poi commentato il via libera del CTS sull’aumento delle capienze, con green pass, per gli eventi dello spettacolo, con cinema, teatri e sale concerti fruibili al 100% all’aperto e all’80% al chiuso e nessuna restrizione per musei. “Ritengo che si tratti di un primo passo importante – ha detto – che recepisce la proposta delle Regioni e consente di dare un segnale concreto di ripartenza a favore del comparto culturale. Sicuramente si deve lavorare per arrivare al 100% di capienza e per far riaprire in sicurezza anche tutte quelle attività che da oltre un anno sono chiuse, come le discoteche”.

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