Opzione Francesco

In “Opzione Francesco”, edizioni San Paolo, Armando Matteo, avanza una proposta basata sulla visione dell’attuale Pontefice, Papa Francesco, su ciò che deve essere la nuova idea di cristianesimo.

Siamo in un mondo post-cristiano, dove la finanza e la nuova comunicazione che utilizza internet, sono impegnate nella conquista dell’intero pianeta; in questo nuovo contesto i cristiani sono chiamati a dare testimonianza ed annunciare il Vangelo.

Col termine post-cristiano, ci si riferisce ad un mondo che si è dissolto dove il religioso cattolico godeva, in precedenza, di un ruolo pubblico preminente.

Ciò che è cambiato non è il mondo in sè ma il modo in cui noi lo viviamo in quanto è cambiato il nostro atteggiamento nei confronti di ciò che mangiamo di come viaggiamo, di come viviamo il rapporto con gli altri, di come andiamo in vacanza, di come ci prendiamo cura di noi e dei nostri figli.

In poche parole “siamo un altro mondo”. Per il cristiano il solo ed unico problema è come trasmettere nella sua interezza il Vangelo alle nuove generazioni considerando che ogni metodo utilizzato in passato oggi è inefficace.

Ciò è dovuto al cambio dei criteri di valutazione che erano in passato il “metro” per valutare la felicità dell’uomo.

Una frase di Benedetto XVI, spesso citata da Papa Francesco, riguarda come possano i giovani di oggi incontrare Cristo.

“Opzione Francesco” è un’idea di cristianesimo che appare legata a tre fattori: l’Avvento del primo Papa latino americano; del primo Papa gesuita; del primo Papa figlio del Concilio Vaticano II.

Se si tiene in considerazione tutto questo Papa Francesco non poteva che essere un apripista.

Il compito di questo libro è quello di offrire una visione del cristianesimo del futuro secondo Francesco.

L’obiettivo è quello di approfondire la visione del mondo e della Chiesa per immaginarsi il nuovo cristianesimo.

Il nucleo portante di “Opzione Francesco” è un atto di onestà rispetto a ciò che viviamo basato su tre gesti che ci vengono richiesti: accettare il cambiamento epocale; accettare senza risentimenti la fine della cristianità a noi nota; dare vita ad un processo di riscrittura della mentalità pastorale con in primo piano la necessità di portare tutti a Gesù e Gesù a tutti.

Siamo al decimo anniversario dell’elezione al soglio petrino di Papa Francesco; in questi anni i cattolici hanno ascoltato, letto, i discorsi del Pontefice anche se non hanno seguito le indicazioni di Francesco riguardo a ciò che ci ha chiesto di fare in merito al cristianesimo come se i cattolici non fossero in completa sintonia con il Pontefice.

Chiedersi il perché è lecito. Forse è legato alla rinuncia di Benedetto XVI; alla scelta del conclave del cardinale Bergoglio gesuita e latino americano forse la scelta del nome Francesco che evoca un incondizionato amore per la Chiesa e per la sua missione evangelica anche in territori ostili alla fede cristiana.

Forse tutto questo ha impaurito, bloccato i fedeli; “Opzione Francesco” ha il compito di aiutare i credenti a decidere di decidersi ad andare verso quello che sarà la nuova evangelizzazione, quindi il modo più adatto per portare Gesù ed il Vangelo a tutti gli uomini e le donne.

Non si può più rimanere a guardare o a commentare in modo più o meno benevolo ciò che il pontefice dice, compie, celebra.

E’ tempo di scegliere.

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