La semplicità stile di vita

L’arcivescovo Rino Fisichella nel libro “La semplicità stile di vita” racconta grazie alle innumerevoli testimonianze la vita di Giovanni Paolo I il “Papa del sorriso” che ha fatto della semplicità una pietra miliare della sua esistenza.

Papa Luciani non rinuncerà mai alla semplicità sia come vescovo di Vittorio Veneto sia come patriarca di Venezia e ciò appare ancora più evidente nei 33 giorni del suo pontificato.

“Se vuole diventare santo….allora faccia il miracolo”; con questa frase l’arcivescovo Rino Fisichella si rivolse al Papa Giovanni Paolo I chiedendo l’intercessione per una ragazza, Oriana, che era stata vittima di un grave incidente.

Dopo lunghe giornate passate in terapia intensiva, aiutata dalle preghiere dei familiari ed amici, all’improvviso la ragazza uscì dal coma e tra lo stupore di medici, infermieri e dello stesso arcivescovo Oriana riprese a vivere.

L’arcivescovo Rino Fisichella, è stato il ponente, la causa sopra le virtù di Papa Giovanni I. Leggendo la documentazione riguardante la “Positio”, così viene chiamata la causa di beatificazione, scoprì un uomo che non conosceva che aveva fatto del Vangelo il suo stile di vita, un uomo di Dio che con semplicità palesava una profonda spiritualità.

Più leggeva e più comprendeva la santità di Papa Luciani che in soli 33 giorni di Pontificato cambiò la chiesa con l’aiuto dello Spirito Santo.

Come disse anche Papa Giovanni Paolo II il 17 ottobre 1978 “Quanto calore, una vera “ondata d’amore” egli diffuse nei pochi giorni del suo ministero.” Come scrisse il cardinale Pietro Parolin Giovanni Paolo I, fu un uomo fedele a Dio con una intelligenza aperta che si esprimeva con semplicità e per questo compreso ed amato da chi lo ascoltava.

Durante la fase processuale per la causa di beatificazione sono stati ascoltati 200 testimoni che avevano incontrato Papa Luciani e si è composto un mosaico da cui scaturisce, senza dubbio alcuno, la santità di un uomo che ha consacrato la vita a Dio; nonostante alcune testimonianze siano state critiche sulla missione Pastorale di Giovanni Paolo I, anche se non condividendo alcune scelte, nessuno ha mai dubitato che fosse un uomo di Dio.

Padre Bartolomeo Sorge che lo conosceva da vicino ha detto che in lui convivevano una timidezza che si manifestava con una certa rigidità ed una bontà di cuore che lo rendevano comprensivo ed indulgente.

Ciò che distingueva Papa Luciani era la difesa della fede; sosteneva che la fede non è pluralista; un sano pluralismo può essere accettato nella teologia, nella liturgia mai nella fede. La causa di beatificazione di Giovanni Paolo I nasce da un movimento di coppia e vede la sua felice conclusione nel mese di ottobre del 2021.

Le pagine del libro raccontano la santità di un sacerdote, di un vescovo, di un Papa.

Come dice anche Papa Francesco “Per essere santi non è necessario essere vescovi, sacerdoti, religiose o religiosi. Tutti sono chiamati ad essere santi vivendo con amore e offrendo la propria testimonianza nelle occupazioni di ogni giorno”.

Ciò che l’arcivescovo Rino Fisichella vuole dare al lettore è l’occasione di conoscere il “Papa del sorriso” Giovanni Paolo I ricordando che la santità è un sentiero che può essere percorso da ogni battezzato.

La convinzione che emerge è che un santo non deve per forza essere una persona perfetta ma un uomo di fede che con pregi e difetti vive il Vangelo in ogni giorno della sua esistenza ed è ciò che Papa Luciani ha fatto vivendo le vicissitudini della vita nella grazia di Dio che rende possibile ciò che umanamente sembra impossibile.

Ciò che Papa Giovanni Paolo I voleva è seguire l’insegnamento di Paolo: “Non vivo più io, ma Cristo vive in me. Questa vita che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio che mi ha amato è ha consegnato se stesso per me”.

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