Un libro che dispensa rimedi letterari per ogni stato d’animo è l’obiettivo di Anselm Grun e Ansgar Stufe auotri del libro “La piccola farmacia delle cose che consolano” editore San Paolo (186 pag., 18 euro).
Anselm Grun monaco benedettino dell’abbazia Munsterschwarzach dopo aver effettuato studi filosofici diventa un apprezzata guida spirituale e oggi è uno degli autori cristiani più letti al mondo, mentre Fratel Ansgar Stufe ha studiato medicina all’Università di Wuzburg. Nel 1979 entra a far parte dell’Abbazia di Munsterschwarzach dopo alcuni anni trascorsi in Tanzania per dirigere un ospedale. Oggi è Direttore della Vier-Turme-Verlag a Munsterschwarzach.
I due autori hanno avuto l’intuizione di trasformare le parole in unguenti per rimediare a disagi che colpiscono le persone nei momenti bui della loro vita.
Un aiuto per persone che si sentono tristi, sole, spaventate o ferite. I due confratelli hanno realizzato un libro che può essere considerata una farmacia spirituale per la cura dell’anima.
I capitoli descrivono diverse situazioni che i monaci hanno incontrato nella loro esperienza e utilizzano le parole come farmaci come un medico prescrive al paziente un medicinale, ma con lo scopo di curare l’anima delle persone.
I capitoli toccano i diversi stati d’animo che le persone si imbattono in questi tempi difficili come la paura, la tristezza, la malattia, il disprezzo, l’offesa, l’autocommiserazione, la rabbia, la solitudine, il rimpianto, la trascuratezza, la suscettibilità, il cattivo umore o la paura della cospirazione.
I due monaci non vogliono offrire una consolazione di sola pura facciata, ma qualche buon consiglio per superare i difficili momenti che l’animo umano si trova ad affrontare nei diversi stadi della vita.
Uno strumento che vuole essere un sostegno nel momento del bisogno e un aiuto concreto per le persone in difficoltà perché possano aumentare la loro capacità di resistere ai momenti di disperazione nel quale la loro vita si è imbattuta.
