Il perdono è l’arma di Dio

“Il perdono è l’arma di Dio” è il libro edito da San Paolo (15.00 euro, 152 pp), autore cardinale Angelo Comastri, autore di numerosi volumi di meditazione e spiritualità. Angelo Comastri è stato vicario generale emerito di Sua Santità per la città del Vaticano ed arciprete della Basilica di San Pietro. Nei suoi scritti traspare la semplicità e la fedeltà al Vangelo ed alla figura di Gesù che trasmettono sentimenti di bontà e pace.

Nell’opera “Il perdono è l’arma di Dio” mette in evidenza come spesso nella nostra quotidianità accade che la meschinità degli uomini è vinta dall’amore di Dio. In questo libro si racconta come personaggi illustri quali Ghandi, padre Kolbe, Benedetta Bianchi Porro e San Giovanni Paolo II hanno vissuto l’insegnamento di Gesù traducendolo in gesti meravigliosi.

Basta ricordare l’esempio di Benedetta che ha ricordato che l’unica cosa che resta di noi è ciò che doniamo e trasformiamo in amore. Come padre Kolbe che nel porgere il braccio per l’iniezione letale nel campo di concentramento dove era detenuto dai nazisti esclamò: “Tenente lei non ha capito niente della vita, l’odio perde l’amore vince…Perché Dio è Amore”.

Il cardinale Comastri sulla base dei molti esempi riportati nel libro afferma che i cristiani sono chiamati ad essere uno specchio di questo amore soprattutto in un mondo pieno di odio, vendette e rancori.

Importante il capitolo dedicato all’attentato di San Giovanni Paolo II ed all’incontro che il cardinale Comastri ebbe con sua Santità l’11 Marzo 1991. Il cardinale ha un’udienza privata con Giovanni Paolo II; era stato nominato Vescovo di Massa Marittima-Piombino da soli cinque mesi.

Un incontro cordiale, ricorda il cardinale, che osò fare una domanda al Papa “come aveva fatto a tornare in piazza San Pietro dopo l’orribile attentato? Aggiungendo “Io avrei tanta paura”.
Il Santo Padre rispose tutti hanno paura. I coraggiosi sono coloro che pur avendo tanta paura vanno avanti nella missione. Così ho fatto e continuo a fare.

Il perdono è abbandonare la propria vita nelle mani di Gesù, come fece Giovanni Paolo II perché il perdono è quell’amore che parte dal cuore di Gesù distruggendo la cattiveria degli uomini riuscendo a costruire meravigliosi atti d’amore.

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