Il giardino del cielo

“Il giardino del cielo. Arredo floreale e liturgia” (pag. 226, 25.00 euro) di Micaela Soranzo, edito da Àncora, è un saggio che esplora il ruolo e il significato dei fiori e degli allestimenti floreali all’interno degli spazi e delle celebrazioni liturgiche. Ci sono libri che si leggono come se si attraversa un giardino: lentamente, lasciandosi sorprendere dai dettagli. Quest’opera è proprio uno di questi. pagina dopo pagina, ci accompagna in un cammino silenzioso, dove i fiori non sono semplici ornamenti ma presenze simboliche, messaggeri di bellezza e spiritualità nei luoghi sacri.

All’inizio potrebbe apparire come un libro leggero, dedicato alla decorazione floreale nei luoghi di culto. Ma basta fermarsi un istante e leggere con attenzione per scoprire che ogni fiore descritto è radicato nella storia, nella fede e nella cultura. Tra le pagine di questo libro fiorisce un intero mondo.

Con uno stile semplice ma suggestivo, Soranzo ci guida attraverso i secoli mostrando come i fiori abbiano accompagnato la vita spirituale dell’uomo. Non solo nei dipinti e nelle vetrate, ma anche sugli altari, nei chiostri, nei riti sacri. Ogni fiore è un simbolo, un segno, talvolta un mistero. La loro presenza, discreta ma costante, diventa un filo rosso che unisce epoche, luoghi e credenze diverse.

Quello che potrebbe sembrare un tema decorativo si rivela invece profondamente allegorico. È come se l’autrice ci insegnasse a guardare meglio, a leggere tra le righe della realtà, a cogliere l’invisibile nel visibile. Così, “Il giardino del cielo” diventa un invito alla contemplazione, alla lentezza, all’ascolto del silenzio.

L’autrice traccia un percorso storico che parte dalle civiltà antiche, attraversa la Chiesa delle origini e arriva fino ad oggi, mostrando come la presenza dei fiori nei luoghi di culto si sia evoluta nel tempo. Il libro dedica attenzione specifica all’arredo floreale in relazione ai diversi “luoghi” sacri, come l’altare, l’ambone, il fonte battesimale e la custodia eucaristica, suggerendo modalità appropriate per valorizzarli. Viene approfondito anche il rapporto tra l’arredo floreale e i tempi dell’anno liturgico, come l’Avvento-Natale e la Quaresima-Pasqua, evidenziando come i fiori possano contribuire a sottolineare il significato teologico di questi periodi.

Un valore fondamentale del volume risiede nell’inclusione della normativa ecclesiastica relativa all’uso dei fiori nella liturgia, offrendo un punto di riferimento pratico e autorevole. Il libro è inoltre arricchito da appendici che approfondiscono il significato simbolico di fiori, piante, colori, numeri e forme geometriche. Questi elementi rappresentano strumenti indispensabili per chi si dedica alla composizione di bouquet floreali per le chiese, consentendo di creare allestimenti non solo esteticamente armoniosi, ma anche ricchi di valore teologico.

Il libro di Micaela Soranzo si presenta come un valido strumento per comprendere e valorizzare il ruolo dell’arredo floreale nella liturgia, fornendo sia un inquadramento storico e teologico, sia indicazioni pratiche per la sua corretta e significativa realizzazione.

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