Una pensione su cinque è sotto i mille euro

Sono quasi un milione e 100 mila le pensioni erogate complessivamente nelle province di Milano, Lodi e Monza Brianza e di queste una su 5 non raggiunge l’importo di mille euro mensili, mentre una su 10 non arriva nemmeno a 500 euro. E’ quanto stima la Coldiretti interprovinciale su dati Inps in occasione del convegno degli agricoltori Senior del territorio che si è tenuto questa mattina presso l’agriturismo Cascina Bosco di Pessano con Bornago, nel Milanese, dedicato all’assistenza sanitaria oltre che al rapporto tra settore primario ed educazione scolastica.

Di fronte alle difficoltà economiche acuite dal Covid prima e dalla crisi energetica e dalla guerra in Ucraina poi – spiega la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza – diventa essenziale garantire sul fronte dell’assistenza sanitaria servizi sempre più efficienti e accessibili a tutti, agendo quanto più possibile sulle politiche di prevenzione.

“Coldiretti ha sempre mostrato grande attenzione nella sua attività quotidiana al tema del benessere, declinato sul fronte ambientale e dell’alimentazione. Oggi – dichiara Pierluigi Nava, presidente dell’Associazione pensionati della Coldiretti interprovinciale – ci dedichiamo alla salute con un’attenzione particolare alla prevenzione delle malattie, convinti che stare meglio vuol dire vivere meglio, a ogni età. Anche per questo abbiamo pensato di proporre ai soci e ai loro familiari l’opportunità di accedere a una serie di controlli sanitari di qualità in tempi veloci e a costi agevolati”.

Infatti, durante l’incontro in agriturismo – precisa la Coldiretti – Francesco Mondonico del Centro Ortopedico Brianza ha illustrato i contenuti della prima convenzione tra il COB Medicina e Salute e la Coldiretti interprovinciale per offrire un “pacchetto prevenzione” completo presso gli ambulatori di Seregno e Concorezzo, con prelievi periodici del sangue, valutazione nutrizionale e posturale, misurazione dei parametri vitali, misurazione della pressione ed elettrocardiogramma a riposo.

Di sanità a Pessano con Bornago – afferma la Coldiretti interprovinciale – ha parlato anche Paolo Bonfanti, direttore di Malattie infettive all’ospedale San Gerardo di Monza, intervenuto a proposito del Covid 19 che nel solo territorio metropolitano di Milano e delle province di Lodi e Monza Brianza ha causato dall’inizio della pandemia oltre 16 mila vittime totali e più di un milione e 270 mila contagiati. Di patologie cardiovascolari ha parlato invece Roberto Sega, specialista in Cardiologia.

Inoltre, durante la mattinata – continua la Coldiretti interprovinciale – i Senior di Milano, Lodi e Monza Brianza hanno esplorato le possibilità offerte agli studenti degli istituti agrari del territorio di entrare in cascina per imparare il lavoro sul campo. Così di apprendistato duale e alternanza scuola-lavoro ha parlato Roberto Manna del Provveditorato agli Studi di Monza, con gli studenti italiani – è l’analisi Coldiretti su dati del Miur – che hanno preso d’assalto gli indirizzi agricoli delle scuole superiori del Paese, con un incremento negli ultimi due anni del 36% delle iscrizioni agli istituti professionali rispetto al 2019, prima della pandemia.

“Può sembrare strano trattare nello stesso incontro temi diversi come scuola e salute – dichiara Umberto Bertolasi, direttore della Coldiretti interprovinciale -. In realtà, mi piace pensarle come due missioni importanti che affidiamo ai nostri Senior: lavorare sulla prevenzione dopo le tante ferite lasciate sul territorio dal Covid e nel contempo impegnarsi anche per accompagnare l’ingresso di nuove professionalità nelle aziende agricole. Si tratta di sfide decisive per il nostro futuro”.

Di sfide per il mondo agricolo in generale ha parlato Alessandro Rota, presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza, chiudendo il convegno: “Ci aspetta un’estate difficile, con un equilibrio economico ancora molto lontano per le nostre aziende; basti pensare a come galoppa l’inflazione, senza contare i problemi contingenti come la siccità e la guerra in Ucraina. In questi frangenti è importante un sindacato forte, che sappia alzare la voce o agire senza clamore a seconda delle circostanze, come stiamo facendo ad esempio sul problema delle risorse idriche. Ringrazio i Senior – conclude Rota – perché dimostrano di assumersi le loro responsabilità su temi importanti come la salute e l’educazione, raggiungendo anche accordi a beneficio di tutti i soci come nel caso della convenzione medica firmata oggi”.​

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