Nei primi tre mesi del 2025, la provincia di Varese ha registrato un calo delle esportazioni del -2,2%, raggiungendo i 2,9 miliardi di euro. Questo dato contrasta con la crescita nazionale (+3,2%). Le importazioni, invece, sono aumentate dell’11,2%, toccando i 2,5 miliardi di euro, superando anche la media italiana (+6,2%). Il saldo commerciale resta positivo per 0,4 miliardi di euro, ma in forte diminuzione (-43,2%) rispetto all’anno precedente.
Il calo complessivo dell’export nasconde dinamiche diverse: Settori in calo: diminuzioni significative per i mezzi di trasporto (-33,2%, con l’aerospaziale a -39,1%), prodotti chimici (-2,5%), articoli in gomma e plastica (-8,5%) e prodotti della metallurgia (-6,9%). Stabili i macchinari meccanici (-0,1%) e i farmaceutici (-0,3%).
Settori in crescita: forte aumento per tessile, abbigliamento e pelletteria (+8,6%), alimentari e bevande (+36,0%), apparecchi elettrici (+12,3%), prodotti in metallo (+2,5%), computer ed elettronica (+16,8%), e carta e stampa (+5,8%).
Le esportazioni verso l’area extra UE sono diminuite del -4,3%, mentre quelle verso l’UE sono rimaste stabili (-0,1%). Si evidenzia un calo verso Francia (-5,3%), Stati Uniti (-7,3%), Regno Unito (-13,9%), Svizzera (-11,5%) e Cina (-30,8%). In controtendenza, l’export verso la Germania è cresciuto del +7,2%, insieme a Spagna (+22,3%), Paesi Bassi (+1,0%) e Belgio (+5,1%).
Il metalmeccanico costituisce il 53% delle esportazioni, ma ha registrato un calo dell’export del -8,4%. Il tessile-abbigliamento-pelletteria (+8,6% export) e il chimico-farmaceutico (-1,6% export) mostrano andamenti diversi, così come la gomma e materie plastiche (-8,5% export).