Coldiretti Varese: “È davvero svolta green e l’economia circolare parte dalla tavola”

A un anno dall’inizio della pandemia e dai primi lockdown, è svolta green per i cittadini del Varesotto, più attenti nell’acquistare prodotti a minor impatto ambientale e a tagliare degli sprechi.

Non solo: dall’interesse per le energie rinnovabili al riciclo, dall’economia collaborativa alla mobilità più sostenibile sono molti i segnali e i comportamenti che indicano una crescente attenzione alla riduzione del consumo delle risorse del pianeta che assume per la stragrande maggioranza dei cittadini un significato notevole.

La pandemia, pur con tutti i problemi che ha portato, ha spinto i consumatori verso comportamenti che denotano una svolta green, con una crescita davvero notevole dei cittadini che hanno orientato le scelte verso prodotti sostenibili o pratiche ecofriendly rispetto a prima del Covid.

In Italia sono ormai più del 25% e la tendenza è palpabile anche sul territorio: una conferma, ad esempio, giunge dalla crescita degli AgriMercati e della vendita diretta dei prodotti agricoli nelle aziende agricole: nuovi canali che, ormai, sono consolidati nelle abitudini di spesa dei cittadini.

“Ormai vi è la consapevolezza che per migliorare la situazione ambientale che incide sulla salute fisica, psichica e sociale sono necessari interventi radicali e urgenti sullo stile di vita. Gli agricoltori – sottolinea Fernando Fiori, presidente di Coldiretti Varese – sono testimoni e custodi operosi e con il loro lavoro proteggono l’ambiente, assicurano lavoro e costruiscono un futuro sostenibile e durevole”.

Nell’anno della pandemia si è verificato un aumento del 26% della spesa direttamente dal contadino nella rete di mercati degli agricoltori di Campagna Amica che sono diventati punti di riferimento della consapevolezza ambientale nel piatto.

Acquistare prodotti a chilometri zero – aggiunge Coldiretti Varese – elimina emissioni di anidride carbonica, è un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale. Si tratta di una responsabilità sociale che si è diffusa tra i cittadini nel tempo della crisi con la crescita dei mercati contadini che sono diventati non solo luogo di consumo, ma anche momenti di educazione, socializzazione, cultura e solidarietà.

Sì alla Legge contro le pratiche commerciali sleali

Coldiretti Varese commenta positivamente l’approvazione definitiva del Senato della Legge di Delegazione europea contro le pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nelle filiere agricole e alimentari.

Un intervento normativo fortemente sollecitato da Coldiretti per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera, che colpisce il meccanismo delle aste capestro al doppio ribasso che strangolano gli agricoltori con prezzi al di sotto dei costi di produzione ed evita che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali di una parte della Gdo non venga scaricato sulle imprese di produzione già costrette a subire l’aumento di costi dovuti alle difficili condizioni di mercato.

Le vendite sottocosto dovranno ora rispettare una serie di parametri a partire dal semplice superamento dei costi medi di produzione elaborati dall’ Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea).

Per tutelare gli agricoltori è tra l’altro previsto l’intervento anche sui ritardi di pagamento delle forniture e sulle modifiche non concordate dei contratti, fino ai mancati pagamenti per i prodotti invenduti. E’ stato introdotto nel provvedimento anche l’anonimato di chi denuncia tali vessazioni e viene data alle associazioni di rappresentanza la possibilità di presentare le denunce per conto dei propri soci.

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