Tradate la targa del capostazione

Memoria storica, vicende locali, educazione ai valori, compartecipazione di enti ed istituzioni. Questo è l’insieme degli elementi ‘sociali’ che hanno caratterizzato la lodevole iniziativa de “Il capostazione di Tradate”.

La vicenda riguarda un pezzo di storia tradatese, ma è anche la storia di un doloroso periodo che ha riguardato gli anni della guerra 1939-1945.

La memoria di particolari fatti che hanno avuto come riferimento centrale (felice, se si considera la statura morale del personaggio) il capostazione di Tradate, Andrea Albisetti.

Una iniziativa preziosa che viene giustamente riproposta, dopo decenni di silenzio, proprio a motivo della personalità stessa del protagonista, un eroe che, come viene affermato nel recente libro scritto da Alessandra De Fiori, appartiene alla schiera dei “veri eroi che pensano sempre di non aver fatto nulla di speciale”.

L’atto finale di tale memoria, che ci auguriamo possa tuttavia continuare nel tempo, è stato celebrato presso la Biblioteca civica Frera di Tradate sabato 30 aprile 2022, dove si è svolta la cerimonia di premiazione del concorso “Il capostazione di Tradate”, relativo al progetto – promosso dalla stessa Biblioteca e dall’Amministrazione con la collaborazione del Rotary club Tradate – che ha visto interessati tutti i ragazzi e le ragazze di terza media in occasione della Giornata della Memoria 2022, sulla figura di Andrea Albisetti, capostazione di Tradate negli anni della Seconda guerra.

I ragazzi hanno conosciuto la vicenda attraverso la lettura del libro (“Il capostazione di Tradate” di Alessandra De Fiori); alcuni di loro hanno realizzato un video book trailer e hanno partecipato al concorso per la realizzazione di una targa commemorativa, presentata il 30 aprile in Biblioteca e successivamente posizionata in stazione a Tradate, precisamente sul muro esterno, al binario 1, a ricordo di questo straordinario Cittadino Tradatese.

Nell’occasione della cerimonia di premiazione l’Amministrazione comunale ha fatto stampare copie del libro in edizione speciale.

Prima di passare alla cronaca della cerimonia di premiazione e alle relazioni degli intervenuti vorremmo richiamare la genesi di questa iniziativa che ha avuto come esito finale la stesura del libro e la creazione della targa commemorativa.

“Tutto parte dal violino”: così potremmo riassuntivamente dire. Esiste infatti come un filo conduttore, il filo della memoria, che lega la storia di alcuni testimoni che hanno conosciuto persone tragicamente scomparse ad Auschwitz e la vita di un paese, di un luogo.

Esistono realtà, oggetti, che rimangono a testimonianza di ciò che è capitato. Una di queste realtà, drammatica ma (oseremmo dire) salvifica, è stata un violino, il “violino della memoria”, il “violino della Shoah”.

Nel febbraio 2016 infatti, Tradate celebrando il Giorno della Memoria ha ospitato il prezioso violino, che racchiude la storia di un’epoca, di famiglie tradatesi, di passione per la musica.

Violino che era stato ritrovato dopo rocambolesche vicende dal compianto ing. Carlo Alberto Carutti, il quale aveva accettato di portarlo a Tradate per essere riproposto dalla valente violinista Alessandra Romano.

Ella aveva eseguito struggenti motivi musicali della Shoah, proprio per il fatto che il violino era stato utilizzato, ‘suonato’, nei lager tedeschi per mano dell’ebrea Eva Maria Segre (e probabilmente anche da altri), catturata a Tradate in Villa Truffini nel novembre 1943 insieme ai suoi famigliari.

In quella serata era presente, come ospite, anche Gianna Sternfeld, i cui parenti avevano ospitato, per dare a loro la protezione, membri della famiglia ebrea Levy di cui si parla nel libro “Il capostazione di Tradate”.

Nel 2017, poi, presso la medesima Villa Truffini l’Amministrazione tradatese aveva provveduto alla posa delle “pietre d’inciampo” col nome di persone tradatesi (ebree) deportate.

In concomitanza con queste serate ed eventi di memoria l’Associazione Studi Storici Tradatesi (ed in particolare Federico Colombo) aveva riscoperto la figura di Andrea Albisetti, capostazione di Tradate, che aveva in quegli anni di guerra aiutato ebrei a sfuggire alla deportazione, mettendo concretamente a rischio anche la propria vita.

Riallacciando dunque i legami “storici con quelli letterari”, la prof.ssa Alessandra De Fiori, inizialmente interessata alla vicenda del violino ha appreso da Federico anche la vicenda (eroica) del tradatese Albisetti.

Così è nato il libro “Il capostazione di Tradate”, che racchiude vicende diverse che si intersecano, legate dal medesimo dramma storico.

Il libro, consegnato a tutti i ragazzi delle scuole medie di Tradate, aveva costituito motivo per la realizzazione di un video book trailer e di un concorso per la creazione di una targa alla memoria del capostazione di Tradate Andrea Albisetti. Targa che, dotata di un codice QR, consentirà anche di accedere a link per ripercorrere la “storia del capostazione”.

Alla cerimonia di premiazione del concorso hanno presenziato rappresentanti dei ragazzi delle scuole medie, docenti (tra cui Federica Broggi della Scuola Paolo VI, Catia Accordino dell’Istituto Comprensivo Galileo Galilei), il Rotary Club Tradate, che ha contribuito fattivamente al progetto (ed in particolare Adriana Brosca e Dario Torricelli), l’autrice del libro Alessandra De Fiori e il prof. Federico Colombo.

Presente l’Amministrazione comunale, che attraverso le parole del sindaco Giuseppe Bascialla ha ringraziato tutti i partecipanti sottolineando l’importanza di riprendere la memoria ed i valori, per la comprensione delle vicende storiche anche locali. Presente anche Laura Cavallotti, sindaco al tempo degli eventi del “violino della Shoah” e della posa delle “pietre d’inciampo”. Sara Bianchi, responsabile per la Biblioteca Frera, ha coordinato i vari momenti dell’evento.

Vincitori del concorso: per la sezione “dedica” (testo posto sulla targa) Margherita Bernasconi, premio assegnato con la seguente motivazione: “Un modo originale innovativo e giovane per presentare le vicende e le azioni del capostazione di Tradate: poche parole, perfette per la realizzazione di una targa commemorativa ritraggono in modo efficace la figura e la personalità di Andrea Albisetti”.

Per la sezione relativa alla “grafica” premio dato “per la buona resa grafica con la presenza di elementi simbolici significativi che focalizzano in modo efficace la storia del capostazione di Tradate”.

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