Commemorazione storica all’Istituto F. Daverio: celebrazione della nascita della Repubblica Romana e omaggio alla figura di Daverio


Lunedì 10 Febbraio l’Associazione Mazziniana di Varese ha organizzato, come ogni anno, presso l’Istituto “Francesco Daverio”, grazie alla grande disponibilità della Dirigente Prof.ssa Nicoletta Pizzato, un momento commemorativo della nascita della Repubblica Romana del 1849, di mazziniana memoria, e della figura di Francesco Daverio, a cui l’Istituto è intitolato dal 1887, cheura di Francesco Daverio, a cui l’Istituto è intitolato dal 1887, che sacrificò la vita, a soli 33 anni, insieme ad altri due giovani varesini, Enrico Dandolo ed Emilio Morosini, per difendere quel primo simulacro di Repubblica democratica nato in pieno Risorgimento.

Alla presenza di un folto gruppo di studenti delle classi quarte e dei loro docenti ha preso dapprima la parola la Dirigente Scolastica che ha tratteggiato il legame dell’Istituto con la storia varesina e con la figura del giovane ingegnere varesino il cui busto, uguale a quello presente al Gianicolo di Roma, troneggia nell’atrio della scuola accogliendo ogni giorno centinaia di studenti, professori e genitori per ricordare a tutti che Varese è città risorgimentale.

La Prof.ssa Rossella Di Maggio, Assessore ai Servizi Educativi del Comune di Varese, sempre presente a questi momenti commemorativi così significativi per trasmettere alle nuove generazioni non solo l’amore per lo studio della storia ma soprattutto il senso degli ideali sottesi a fatti lontani nel tempo ma ancora vividi e stimolanti soprattutto quando legati al territorio in cui si vive, ha ricordato ai ragazzi il più rilevante documento che ci ha trasmesso la Repubblica Romana e cioè la sua Costituzione i cui principi di libertà, giustizia e democrazia hanno ispirato in gran parte la nostra Costituzione del 1948.

Il Presidente dell’Associazione Mazziniana di Varese, il Prof. Leonardo Tomassoni, ha quindi tratteggiato la figura di Francesco Daverio mostrandone la totale dedizione agli ideali mazziniani che lo spinse a Roma per dare il suo contributo in difesa di un nuovo modello di Stato, che, pur vivendo per soli cinque mesi dal 9 Febbraio al 4 Luglio del 1849, mostrò che era possibile far nascere uno Stato repubblicano fondato su alcuni principi di grande democrazia: abolizione della pena di morte, suffragio universale, abolizione dei titoli nobiliari, indipendenza dei diritti civili e politici da qualsiasi credenza religiosa, libertà di espressione e di stampa, libertà di associazione e indipendenza dei giudici da ogni altro potere. Bisognerà aspettare altri cent’anni per poterli ritrovare nella nostra Costituzione.

Il Dott. Pietro Zuccato, mazziniano che vive a Calcinate del Pesce dove nacque nel 1815 Francesco Daverio, ha infine mostrato il progetto che in quel centro si sta attuando per costruire un monumento che possa ricordare il suo cittadino più illustre.

Al termine della cerimonia dopo aver deposto una corona d’alloro al busto di Francesco Daverio tutti i presenti hanno intonato l’Inno Nazionale così legato a questi avvenimenti perché opera di Goffredo Mameli, morto anch’egli nel 1849 per difendere la Repubblica Romana.

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