A Palazzo Verbania il colore della rinascita

Fino al 25 giugno 2023 un’imperdibile occasione per un viaggio fuori dal tempo e dallo spazio ma – come commenta l’artista-poeta Sandro Sardella – “tremendamente profondamente dentro il tempo e lo spazio”.

Accolti nelle sale dello storico Palazzo Verbania di Luino, testimonianza del liberty di pregio del Lago Maggiore, ci immergiamo in un mondo che abbraccia arte e poesia, design e letteratura, scultura e architettura. Forma e colore, che sono i due princìpi su cui le arti di ogni tempo si confrontano, hanno qui un posto di prima classe. Il colore, “robusto, ottimista, la cui tinta rende audace tutto ciò che colora – scrive il sindaco Enrico Bianchi sul catalogo della mostra – ci fa immergere in una luce traendone positività e ottimismo”.

Questo nuovo stimolante impegno espositivo artistico è il frutto del lavoro di ALAPV, l’Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese, fondata nel 1976 da Silvio Zanella, una storia collettiva di arte e di cultura, che ha contribuito e contribuisce, singolarmente e collettivamente, a dare un’identità creativa ed artistica al nostro territorio; un importante ruolo nella società civile quale soggetto promotore di conoscenza e di cultura. Più di 45 anni di storia associativa, costellati da eventi e iniziative coinvolgenti e di grande spessore, all’insegna dell’arte, della cultura, della bellezza.

Dove gli artisti (scultori, pittori, designer, architetti, letterati, poeti) hanno espresso qualità nelle opere presentate, spesso presenti anche in eventi internazionali (biennali veneziane ed altro). Un’associazione che ha lo scopo primario, rimasto nel tempo, che – come ha scritto il critico d’arte Ettore Ceriani – è quello di “diffondere e sviluppare la conoscenza dell’arte contemporanea e occasione di confronto costruttivo fra gli stessi artisti e le loro opere”.

Merito degli stessi artisti e dei presidenti che si sono succeduti, dal fondatore Silvio Zanella, a Marcello Morandini, artista di caratura internazionale (ricordiamo anche la sua ‘Fondazione M. Morandini’ in Varese, tempio dell’arte geometrico-concretista), a Nicoletta Romano, fino all’attuale presidente Daniele Garzonio.

La mostra luinese “VIVA MAGENTA – COLOR OF THE YEAR 2023” è sostenuta dall’Amministrazione cittadina, segno di proficua collaborazione e sinergia tra arti e governo del territorio, per la valorizzazione dello stesso; un evento che impreziosisce l’offerta culturale della città.

Il titolo della mostra riflette ed orienta esattamente lo scopo e le modalità di realizzazione della stessa. Esso è dovuto al particolare Pantone rosso ‘Viva Magenta’, che è stato eletto come colore del 2023 ed è per questo motivo che a tale tonalità è stata intitolata la collettiva. “Si tratta di un colore equilibrato, vicino al rosso cremisi, che può subire diverse sfumature a seconda degli abbinamenti, ma in genere gioioso e vibrante…; è ideale come simbolo di ripresa e di espansione, di lotta e di battaglia”.

In questa mostra ogni artista presente ha voluto declinare su questo preciso colore la modalità espressiva della propria arte, del proprio linguaggio artistico (pittura, scultura, design, versi poetici, ecc.): un delizioso spettacolo per gli occhi, per la cultura, per la creatività.

Per una indispensabile visita alla mostra di Luino presso Palazzo Verbania abbiamo incontrato alcuni degli artisti partecipanti, che ringraziamo per la disponibilità del loro tempo offertaci, invitati cortesemente per l’occasione dal presidente Garzonio.

Con gli stessi è sorto un piacevole e cordiale dialogo su molti aspetti, riguardanti le modalità realizzative di questa mostra, ma anche, in generale, sul mondo dell’arte, il ruolo dell’associazione ALAPV, le eventuali difficoltà incontrate sul percorso dei singoli artisti nella ricerca di un proprio linguaggio, il sostegno e talvolta le pressioni incontrate, il rapporto con le istituzioni pubbliche, la questione delle committenze e del sempre difficile mercato dell’arte.

Senza dimenticare le problematiche emerse durante i difficili anni appena trascorsi, che hanno rischiato di compromettere la vitalità associativa e la continuità artistica e creativa.

Dunque, accanto alla bellezza delle realizzazioni di Palazzo Verbania, il “Viva magenta” (e il suo magnifico colore) è stata una felice scelta per il mondo della cultura, per gli artisti e, diciamolo, anche per i cittadini: un colore che sa di rinascita, di nuovo entusiasmo, di abbandono di quella sfiducia diffusa e preoccupazione. Beninteso, senza farci illusioni che il mondo sia un paradiso. Però quel “magenta” lo vediamo spesso, quest’anno, come colore dominante anche passando tra i negozi.

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