Al santuario della Schirannetta (Varese) domenica 2 Febbraio la Festa della Candelora

Al santuario della Schirannetta (via Ciro Menotti, Casbeno, Varese), domenica 2 Febbraio, esattamente 40 giorni dopo il Natale, si celebra la festa della Presentazione di Gesù al Tempio, conosciuta popolarmente con il nome di “Candelora”.

Il programma religioso prevede, alle ore 11, la benedizione delle candele seguita dalla Santa Messa celebrata dal prevosto, monsignor Gabriele Gioia, che alle ore 14:15, dopo la preghiera Mariana, alle ore 15:00, presiederà il rito della benedizione delle gestanti.

Il programma ricreativo (che in caso di maltempo potrebbe subire variazioni) inizia alle ore 10 nel giardino del santuario (nella foto), dove sono allestite le bancarelle di prodotti tipici locali, mentre l’apertura del banco gastronomico, con piatti anche da asporto (polenta e bruscitt, zola e salamelle), è prevista per mezzogiorno.

Il ricavato della festa sarà devoluto per le opere di manutenzione del santuario.

Nel “Calendario delle religioni” edito da La Scuola, si legge che «La prima testimonianza scritta di questa festività risale al IV secolo.

Fu chiamata definitivamente “Presentazione del Signore” solo dopo il Concilio Vaticano II. Fino a quella data era denominata “Purificazione della Beata Vergine Maria”.

Ciascuna di queste definizioni evidenzia un aspetto fondamentale di questa ricorrenza. In occasione della “Candelora” si celebrano i fatti raccontati nel Vangelo di Luca al capitolo 2.

Obbedendo alla legge ebraica, quaranta giorni dopo la nascita di Gesù, Maria si recò al Tempio per compiere due atti rituali di grande valore: la sua purificazione dopo il parto e l’offerta simbolica del suo primogenito a Dio.

Per molto tempo il primo di questi due riti fu quello più marcato e sentito, tanto da determinare il nome della festa. La riforma liturgica ha voluto invece spostare l’accento dalla figura di Maria a quella di Cristo.

La centralità di cui godette a lungo la figura mariana si spiega con il fatto che questa ricorrenza cristiana si trovò a cadere, nella Roma antica, proprio nel periodo in cui si svolgevano riti pagani di natura agricola che molto avevano a che fare con i concetti di fecondità e purificazione.

In occasione di questa festa avviene la benedizione delle candele e una processione: la somiglianza con i riti precristiani legati alla luce è particolarmente evidente. Da qui il nome “Candelora”, che trova conferma anche nelle parole con le quali Simeone accoglie Gesù nel Tempio: Cristo è «luce per illuminare le genti».

Ecco il simbolo della candela come trasfigurazione del Figlio di Dio. Il cero è Cristo stesso, colui che porta la luce divina nel mondo. Per un cristiano tenere tra le mani un cero acceso il giorno della “Candelorasignifica partecipare a questa nuova luce, muoversi verso Gesù.

In passato era una ricorrenza molto sentita soprattutto dalla civiltà contadina, legata alle antiche ritualità della terra. La tradizione vuole che il giorno della”Candelorasia indicativo del tempo atmosferico che seguirà nel resto della stagione invernale, un giorno speciale in cui è possibile avere pronostici per il futuro.

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