In occasione dell’anniversario della morte di San Paolo VI, avvenuta il 6 Agosto 1978, si è tenuta mercoledì pomeriggio una cerimonia al Sacro Monte, presieduta da monsignor Ettore Malnati. Una celebrazione sentita, che ha voluto ricordare non solo la figura del pontefice, ma anche il suo forte impegno per la pace tra i popoli, il disarmo e la cooperazione internazionale.
Nel corso della celebrazione è stato rievocato uno dei momenti più emblematici del pontificato di Paolo VI: il discorso pronunciato il 4 Ottobre 1965 alle Nazioni Unite, davanti ai rappresentanti di 116 paesi, in occasione del ventennale dell’ONU e nel giorno di San Francesco d’Assisi. In quell’intervento, tenuto in lingua francese al Palazzo di Vetro di New York, il Papa lanciò un accorato appello:”Mai più la guerra!”
Un messaggio forte, attuale ancora oggi, con cui il Pontefice chiedeva alla comunità internazionale di porre fine a ogni conflitto, a ogni inutile spargimento di sangue, sottolineando la responsabilità morale e politica delle nazioni nel costruire ponti di dialogo e di cooperazione.
La cerimonia si è conclusa con una riflessione davanti alla statua bronzea di San Paolo VI, realizzata dallo scultore gemoniese Floriano Bodini, che raffigura il pontefice in atteggiamento di apertura e dialogo, a testimonianza del suo instancabile impegno per un’umanità unita e pacificata.
Il messaggio di Paolo VI, a sessant’anni di distanza, resta più che mai attuale di fronte ai nuovi scenari di guerra e tensione internazionale, l’invito del Papa a ripudiare la guerra e a lavorare per la pace non ha perso nulla della sua forza. È un monito e un’ispirazione per tutti.




