L’8 maggio scorso, la Polizia di Stato di Varese ha arrestato un cittadino italiano di 44 anni, noto per numerosi precedenti penali, ritenuto responsabile del ferimento accidentale con un’arma da fuoco di un uomo di origine marocchina all’interno di un bar situato nel centro di Varese. Nelle prime ore della notte, la vittima si è recata presso il Corpo di Guardia della Questura di Varese, denunciando di essere stata colpita da un proiettile e mostrando una ferita alla gamba con evidenti segni di ingresso e uscita del colpo. Gli agenti hanno immediatamente richiesto l’intervento del 118, che ha provveduto a trasportare l’uomo al pronto soccorso per ricevere le necessarie cure mediche.
Il ferito ha riferito che, mentre si trovava in un bar del centro, ha notato due uomini sulla quarantina o cinquantina salire dal piano inferiore, coinvolti in una discussione animata. All’improvviso, uno dei due ha estratto una pistola di piccole dimensioni e l’ha sbattuta con forza su un tavolo, facendo partire un colpo che lo ha ferito alla gamba. Caduto a terra, l’uomo è riuscito a rialzarsi e ha lasciato il locale con l’intenzione di recarsi in ospedale, ma lungo il tragitto ha deciso di fermarsi in Questura per sporgere denuncia.
Una pattuglia della Squadra Volante è intervenuta prontamente presso il locale, dove il titolare ha consegnato agli agenti un bossolo esploso che aveva raccolto poco prima dal pavimento e posato sul bancone. Tuttavia, il proprietario del bar ha fornito una ricostruzione frammentaria e poco chiara dell’episodio, con dichiarazioni incomplete e imprecise riguardo alla dinamica dei fatti e alle persone coinvolte. Ha riferito di una lite tra un cittadino italiano e uno straniero, quest’ultimo autore dello sparo che aveva ferito la vittima prima di fuggire a bordo di una BMW.
Il personale della Volante ha recuperato e sequestrato tutti gli elementi probatori rinvenuti sul luogo dell’incidente. Durante il sopralluogo è emerso che, a seguito dello sparo, risultavano danneggiati un faretto posto presso il bancone e una sedia. Con il supporto della Polizia Locale, gli agenti hanno acquisito le immagini della videosorveglianza, che mostravano una BMW allontanarsi dalla zona a fari spenti, sebbene non fosse possibile identificare la targa del veicolo.
Le successive indagini hanno consentito di identificare l’autore dello sparo, un cittadino italiano di 44 anni con precedenti penali. L’uomo è stato rintracciato a bordo della BMW segnalata e sottoposto a un controllo di Polizia. Successivamente è stato condotto in Questura, dove, al termine delle procedure di rito, è stato arrestato con l’accusa di detenzione e porto illegale di arma comune da sparo, oltre a essere indagato per lesioni colpose.
L’arrestato è stato poi trasferito presso la Casa Circondariale di Varese, rimanendo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.
In seguito agli accertamenti che hanno evidenziato una grave compromissione dell’ordine e della sicurezza pubblica, il pomeriggio del 9 maggio il personale della Divisione Amministrativa e Sociale della Questura di Varese ha notificato al titolare del locale un provvedimento emesso dal Questore Carlo Mazza. Tale provvedimento dispone la sospensione dell’attività e la chiusura dell’esercizio pubblico per 30 giorni. La decisione è stata motivata dalla gravità dell’episodio, aggravata dall’omessa richiesta di intervento alle forze dell’ordine da parte del titolare, oltre che da un atteggiamento reticente e scarsamente collaborativo nei confronti degli agenti intervenuti. Comportamenti analoghi erano già stati riscontrati nel dicembre 2024, durante un precedente intervento della Polizia per gravi episodi avvenuti nel locale, quando il titolare non solo non aveva fornito adeguata collaborazione, ma aveva anche riferito informazioni non veritiere. In quell’occasione, era stato emesso un provvedimento di sospensione della licenza per 10 giorni.
Alla luce delle ripetute criticità riscontrate e dell’assenza di comportamenti responsabili da parte del gestore, il Questore di Varese ha disposto la sospensione della licenza del locale per 30 giorni, in base all’articolo 100 del T.U.L.P.S. Tale misura è stata adottata per salvaguardare l’ordine pubblico e garantire la sicurezza dei cittadini, prevenendo il ripetersi di simili episodi.