Le festività natalizie offrono tante cose. Siamo abituati ormai a considerarle come la massima occasione di fare e ricevere regali, frequentando assiduamente ambienti commerciali, esaudendo qualche nostro desiderio tenuto al caldo probabilmente per un intero anno, oppure prendendoci la soddisfazione di un viaggio in una località esotica, lontana, dove incontrare gente e ambienti diversi. Le statistiche che sentiamo quasi ogni sera, al tg, ci confermano queste tendenze. Insomma cerchiamo, appena ci è possibile, di inseguire un pochino la nostra felicità, cogliendo occasione dei festeggiamenti planetari per una ricorrenza che dura da più di duemila anni, il compleanno del 25 Dicembre più famoso.
Sembra tuttavia che tale ricorrenza (il Natale di Betlemme) non sia più, oggi, il vero motivo della festa, o facciamo fatica a ricordarlo. Tutti festeggiamo ma dimentichiamo (forse sballottati da mille cose o da ansie di vario genere) chi dovrebbe essere il vero festeggiato.
Eppure i giorni che precedono il Natale sono occasione, o possono dare occasione, per riconsiderare correttamente il significato del Natale. Da una parte, preparativi per incontri o eventi che possono fare da collante a livello famigliare e sociale; ma anche eventi, di altro tipo, che consentono di rituffarci in una dimensione più coerente per il nostro spirito e che ci consentono di assaporare il significato del Natale e l’immersione in un ‘ambiente’ diverso da quello frenetico al quale siamo abituati.
E’ tradizione natalizia, ormai consolidata, offrire – da parte di Organizzazioni varie – la possibilità di partecipare ad eventi musicali. Non tutti gradiscono certi generi musicali e ciò dipende dalla personale formazione, dai gusti, dal significato delle composizioni, o altro. In ambiente civico (Amministrazioni pubbliche, Enti culturali, Associazioni) o in ambiente religioso (Parrocchie, congregazioni, ecc.) vengono proposti “Concerti di Natale” con brani tratti da repertori diversi, a tema del Natale oppure brani di musica classica o altro. E’ comunque un’immersione nella bellezza della musica e di capolavori del genio umano, che servono ad elevare lo spirito.
Seguendo tale tradizione, la Città di Tradate ha messo in programma un ‘triduo’ speciale di Concerti, in diverse ubicazioni ed eseguiti da diversi Corpi musicali, dando visibilità a realtà di elevata professionalità.
Venerdì 20 Dicembre il tradizionale Concerto ‘di gala’ natalizio, presso la comunale Villa Truffini, del “Corpo Musicale Città di Tradate” sotto la direzione di Federico Cester, eseguito quest’anno in collaborazione con due associazioni tradatesi, “Macondo”, cioè la locale Bottega del Commercio Equo e Solidale (per i suoi 20 anni di attività), e “La Casa della Città Solidale” (nella ricorrenza dei 10 anni): entrambe sono realtà di economia solidale basate sul volontariato.
Domenica 22 Dicembre il Concerto di Natale, con arie tratte dal repertorio sia classico sia di grandi film, del “Corpo Musicale S. Cecilia”, diretto dal M° Luciano Canavesi: ore 15 presso il Cinema Teatro Nuovo di Piazza Unità d’Italia ad Abbiate Guazzone.
Sabato 21 Dicembre il Concerto “The Sound of Christmas” dell’ ”Orchestra dell’Accademia e Coro Sinfonico Amadeus”, sotto la direzione del M° Marco Raimondi, ha offerto al pubblico accorso presso la chiesa prepositurale S. Stefano in Tradate i classici intramontabili natalizi, arrangiati per coro e orchestra. Solisti d’eccezione la “cornamusa” Stefano Quaglia e la soprano Raffaella Lee. Il M° Raimondi ha introdotto ogni esecuzione illustrando il profilo dell’autore e il significato del brano, in sintonia col significato natalizio. Al Concerto era presente l’Amministrazione comunale ed il ‘padrone di casa’ don Fabio Turba, che ha sottolineato l’importanza e la bellezza dei brani musicali natalizi, che ci aiutano a ricordare il vero motivo per il quale festeggiamo il giorno di Natale.
