Premiati gli studenti del concorso storico-letterario su Palatucci promosso dal Questore

La Classe II^ D dell’Istituto Einaudi di Varese, Luca Ferazzano e Giulia Benedetta Crugnola sono, rispettivamente i vincitori del primo, secondo e terzo premio del concorso storico-letterario indetto dalla Questura di Varese per ricordare la figura di Giovanni Palatucci.

La cerimonia della premiazione, presenti il prefetto, Salvatore Pasquariello; il sindaco, Davide Galimberti; il direttore dell’ Ufficio scolastico territoriale, Giuseppe Carcano, insegnanti, studenti e rappresentanti di associazioni combattentistiche e d’arma s’è svolta questa mattina, martedì 11 Febbraio, in sala Montanari (piazza del Bersagliere 1) a Varese.

Il questore, Carlo Mazza, ha spiegato le ragioni che hanno spinto la Questura, di concerto con la Prefettura, l’Ufficio scolastico, l’Amministrazione comunale e Confapi, l’Associazione delle piccole e medie imprese, a promuovere l’iniziativa di ricordare un funzionario di Polizia che ha dato la vita per il prossimo.

La storia di Palatucci, simile a quella del carabiniere Salvo D’Acquisto (di entrambi sarebbero in corso le cause di beatificazione), è chiusa in pochi anni: nato a Montella il 29 Maggio 1909 il giovanissimo funzionario di Polizia è morto nel campo di concentramento di Dachau il 10 Febbraio 1945, poche settimane prima che si chiudesse la seconda guerra mondiale.

Nel lager finì per avere agevolato la fuga di ebrei e oppositori al nazifascismo falsificando documenti nella questura di Fiume dove prestava servizio.

Il Questore ha messo in luce l’esemplare vita di Palatucci che, nel conflitto tra diritto positivo (obbedire alle leggi dello Stato sempre e comunque) e diritto naturale (obbedire alle leggi che il Trascendente ha messo nel cuore dell’uomo) ha optato per il secondo.

In un regime democratico le leggi rispettano l’uomo e per un Servitore dello Stato il compito è facilitato, ma nelle dittature, di qualsiasi colore esse siano nelle quali regna l’arbitrio, diventa molto complicato se non impossibile assolvere il proprio dovere. Da qui la spinta a seguire valori etici inscritti nel cuore e l’istinto di non tradire i cardini del diritto naturale, appunto.

Gli studenti premiati si sono distinti nella realizzazione di filmati e di quadri che hanno messo in rilievo l’insegnamento morale di Palatucci, una figura esemplare che ha tanto da dire ancora oggi.

Confapi ha finanziato i premi per confermare la vicinanza del mondo delle imprese ai valori etici che sono i pilastri su cui si fonda la sana economia oggi insidiata da una finanza aggressiva e, troppo spesso, votata alla speculazione.

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