Monsignor Panighetti: Angelo Monti esempio di fede

Tanti i varesini che questa mattina, giovedì 30 Marzo, hanno voluto dare il loro ultimo saluto al dottor Angelo Monti scomparso, improvvisamente, all’età di 91 anni.

Alle 10.45 la Basilica di San Vittore in Varese era già gremita di familiari, amici e conoscenti per partecipare al rito funebre.

Nel corso dell’omelia il Prevosto monsignor Luigi Panighetti, che ha presieduto la concelebrazione eucaristica con una mezza dozzina di sacerdoti, ha messo in luce la figura di Angelo Monti che ha definito «uomo giusto così come descritto nel libro della Sapienza. Un uomo che per amore del prossimo ha assunto responsabilità non facili in momenti complicati per la società varesina e italiana.»

Monsignor Panighetti, ricordando il sentito cordoglio di moltissime persone che nella Chiesa di Sant’Antonio Abate alla Motta hanno dato testimonianza dei rapporti di estrema correttezza avuti con Angelo Monti durante la sua lunga esperienza di vita, ha tenuto a precisarne anche «la grande testimonianza di fede e di integrità morale».

«Angelo Monti era pronto ad incontrarsi con Dio», ha concluso il Prevosto, «verso il quale ha orientato tutta la sua vita.»

Per comprendere ciò che il dottor Monti è stato per la famiglia, la Chiesa locale e l’intera comunità varesina, pertinente il commento del dottor Pier-Maria Morresi, per oltre vent’anni presidente dell’Ordine Provinciale dei Medici di Varese, il quale ha osservato «che le tante persone presenti al rito funebre non sono qui di passaggio perché ognuno di loro potrebbe personalmente testimoniare l’umanità e la rettitudine dello scomparso.»

Dell’affetto che Angelo Monti ha saputo donare e ricevere hanno dato testimonianza al termine del rito due nipoti che hanno all’unisono confermato come «lo zio sia stato per tutta la vita un punto di riferimento culturale e soprattutto etico».

Al termine della funzione religiosa il feretro si è diretto verso il cimitero Monumentale di Giubiano dove le spoglie di Angelo Monti riposeranno.

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