Fedeltà, coraggio e sacrificio sono i valori riassunti e proposti nel calendario dell’Esercito 2025 “L’Italia liberata”, presentato stamane, giovedì 13 Marzo, a Villa Recalcati, Varese. Sono intervenuti il Generale dell’Esercito Lombardia, Generale di Brigata, Carmine Sepe, il v.comandante Brigata di supporto al (HQ) NRDC-ITA (Corpo d’armata di reazione rapida NATO a guida italiana), col. Marco Schinzari, il Comandante provinciale dell’ Arma dei Carabinieri della provincia di Varese, Col. Marco Gagliardo, il Prefetto di Varese, dott. Salvatore Pasquariello, il Questore Ambrogio Mazza, il Dirigente scolastico dell’ Ufficio territoriale, prof. Giuseppe Carcano, il professore di Storia, Giulio Facchetti, l’assessore alla Cultura di Regione Lombardia, Francesca Caruso e il Consigliere di Regione Lombardia, Emanuele Monti.
Presenti in sala anche rappresentanti di Associazioni combattentistiche della Guardia di Finanza, degli Alpini, della Marina e l’Associazione Nazionale Carabinieri di Varese. Coordinatore dell’incontro il giornalista Francesco Rocchi.
La presentazione del calendario è iniziata con l’inno di Mameli cantato dal coro degli studenti dell’ITS Isaac Newton. Il Generale Sepe, nel suo intervento, ha affermato che questo calendario induce alla riflessione non solo i giovani, ma anche chi è in età matura. Un calendario che nasce da una trilogia iniziata nel 2023, partendo dall’8 Settembre 1943.
La generazione che ha combattuto per assicurare all’Italia ottant’anni di pace e progresso oggi è, per la maggior parte in case di riposo. Per questa ragione, nel lungo giro di presentazione del calendario dal mese di Novembre 2024 ad oggi, il Generale Sepe ha voluto fare visita a ex combattenti presso le case di riposo per rendere omaggio a chi tanto ha fatto per l’Italia.
Oggi il termine “guerra” è stato troppo facilmente sdoganato, ma le persone anziane che hanno vissuto i terribili momenti del secondo conflitto mondiale possono testimoniare le atrocità che un conflitto genera e i cui costi – come lo stesso Comandante dell’Esercito di Lombardia ha sottolineato – sono sopportati non solo da chi veste una divisa ma dall’intero corpo sociale.
Tornando al calendario 2025, mese dopo mese, ci s’immerge in una narrazione di valori di sacrificio, abnegazione, fedeltà che hanno come filo conduttore un inno alla libertà.
Ricordando che la guerra, purtroppo, trasfigura le persone fino a cambiarle nel proprio intimo, questo calendario è anche un monito a non dimenticare quanto accaduto a milioni di italiani dal Luglio 1943 alla fine di Aprile 1945.
Il professor Facchetti ha insistito molto sul tema della libertà, garantita dalla Costituzione italiana nata nel dopoguerra, mettendo Le Forze Armate italiane sono uno strumento a difesa della comunità nazionale. Non a caso il nostro Paese ha il Dicastero della Difesa e non della Guerra (che è ripudiata); i termini, non dimentichiamo, hanno un loro valore intrinseco.
Merito del Calendario è anche quello di avere onorato persone che, rischiando la vita, si sono battute durante la Guerra di Liberazione: donne, ex internati nei campi di concentramento, militari del ricostruito Esercito, come il Gruppo di combattimento Legnano, Unità ausiliarie di sicurezza interna e Unità per operazioni speciali.
Al Ten.Colonnello Saverio Cucinotta, addetto Stampa dell’Esercito di Lombardia, il merito di avere contribuito, con la realizzazione di un breve, ma esaustivo filmato, ad illustrare la lunga campagna degli Alleati per la liberazione del nostro Paese, dalla Sicilia al Brennero.

