Spesso i libri di storia non menzionano uomini e donne che hanno salvato molte vite. Giovanni Palatucci è uno di questi, la cui storia è stata riscoperta e valorizzata solo dopo la Seconda Guerra Mondiale. In occasione dell’80° anniversario della sua morte, avvenuta nel campo di concentramento di Dachau il 10 febbraio 1945, il questore di Varese, Carlo Mazza, ha organizzato un concorso storico per le scuole superiori della provincia. L’iniziativa, in collaborazione con l’Associazione Onlus Giovanni Palatucci, l’Ufficio Scolastico Provinciale di Varese e con il supporto di Confapi (Confederazione delle piccole e medie imprese) Varese, celebra Palatucci come uomo, poliziotto, eroe, martire e giusto.
Il concorso è stato presentato questa mattina, giovedì 24 Ottobre, nella sede della Questura di Varese. Erano presenti il questore, dottor Carlo Mazza, il presidente di Confapi, dottor Marco Tenaglia, il vice questore aggiunto della Polizia di Stato, dottor Giuseppe Palumbo, il capo di Gabinetto della Questura, dottor Francesco Pino e il direttore dell’Ufficio Scolastico di Varese, dottor Giuseppe Carcano.
Il Questore di Varese si dichiara orgoglioso di questa iniziativa, sottolineando che storie come quella di Palatucci ci ricordano come, anche nei periodi più oscuri della storia, ci siano persone in grado di compiere atti di straordinaria umanità e coraggio.
Secondo il Presidente di Confapi e il Direttore dell’Ufficio Scolastico della Provincia di Varese, figure come Palatucci hanno avuto un impatto cruciale nella storia. È essenziale che le nuove generazioni riscoprano tali personaggi. Nonostante il suo ruolo di funzionario di Polizia, Palatucci ha seguito la sua coscienza, scegliendo di aiutare gli altri, affrontando rischi considerevoli.
Il dottor Giuseppe Palumbo, vice questore aggiunto della Polizia di Stato ha ripercorso le tappe del funzionario nato a Montella nel 1909 inizialmente addetto all’ufficio stranieri (dal 12 Novembre 1937) e dal Febbraio 1944 reggente della Questura di Fiume sino al 13 Settembre 1944, quando fu arrestato dalle SS tedesche e internato il 22 Ottobre successivo nel campo di concentramento di Dachau dove morì di stenti il 10 Febbraio 1945.
A Tel Aviv nel 1953 gli vennero dedicati un parco e una strada lungo la quale furono piantati 36 alberi, corrispondenti alla sua età al momento della morte e nel ’55 il popolo ebraico gli ha dedicato un bosco sulla collina della Giudea vicino a Gerusalemme di circa 5mila alberi corrispondente al numero di ebrei che salvò. Infine, nel 1990 il riconoscimento ufficiale al museo dell’olocausto, Yad Vashem in Gerusalemme con l’iscrizione del nome tra i Giusti delle Nazioni e successivamente nel 1995 il riconoscimento del Presidente della Repubblica Italiana con la medaglia d’oro al valore.
Il concorso, come illustrato dal dottor Francesco Pino, avrà una commissione composta dal dottor Giuseppe Palumbo, dal dottor Davide Selle di Confapi, dalla dottoressa Lelia Mazzotta dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Varese e dal dottor Francesco Pino.
Gli elaborati possono essere redatti in forma scritta, come presentazioni in PowerPoint o come video e devono essere inviati entro il 20 Gennaio 2025 all’indirizzo email francesco4.pino@poliziadistato.it con l’oggetto “Segreteria del Concorso Storico-Letterario ‘Giovanni Palatucci: uomo, poliziotto, eroe, martire, giusto’”. I premi consistono in tre borse di studio: 1000 euro per il primo classificato, 600 euro per il secondo e 400 euro per il terzo.
La cerimonia di premiazione si svolgerà martedì 11 Febbraio, presso la sala Giuseppe Montanari in via dei Bersaglieri 1.
Didascalia: Da sinistra: Giuseppe Palumbo, Giuseppe Carcano, Carlo Mazza, Marco Tenaglia, Francesco Pino.