L’atmosfera era carica di emozioni, sabato 8 Febbraio, presso la Sala Montanari di Varese, dove si è svolta la commemorazione del Giorno del Ricordo. Una sala gremita di cittadini, tra cui spiccavano gli studenti del liceo classico Cairoli di Varese, accompagnati dalla loro insegnante, la Professoressa Biasoli, e alcuni giovani sindaci del Consiglio comunale dei ragazzi, ha fatto da cornice a un evento di profonda riflessione storica.
Il dottor Pier-Maria Morresi, Presidente dell’Anvgd Comitato di Varese, ha aperto l’incontro con parole toccanti, illustrando ai giovani il significato del Giorno del Ricordo e sottolineando l’importanza di conoscere il passato per vivere intensamente il presente e costruire un futuro di pace e comprensione. Le sue parole hanno risuonato con particolare forza tra i giovani presenti, chiamati a farsi custodi della memoria di eventi tragici che hanno segnato la storia del nostro Paese.
Presenti in sala esponenti delle istituzioni civili, militari e religiose: il Prefetto di Varese dottor Salvatore Pasquariello, il sindaco di Varese, Davide Galimberti, il Presidente della Provincia Marco Magrini, il prevosto di Varese mons. Gabriele Gioia, Raffaele Cattaneo sottosegretario di Regione Lombardia, il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri il Col. Marco Gagliardo, il vicario del Questore dottoressa Elisabetta Silvetti, il Generale di Brigata di Solbiate Olona NRDC-ITA, Giuseppe Bisanti, il consigliere Michele Di Toro, il consigliere regionale Romana Dell’Erba, il dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale Giuseppe Carcano, il prorettore dell’Insubria Umberto Piarulli, l’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo il presidente Roberto Leonardi ed il vice-presidente Girogio Stracquadanio e in sala tra il pubblico la presenza di Luca Missoni.
L’incontro, dal titolo evocativo “Settant’anni fa l’Italia tornava a Trieste”, ha visto l’intervento di Mons. Ettore Malnati, teologo varesino e figura di spicco nel panorama culturale locale. In qualità di segretario di una delle figure più emblematiche dell’esodo, Monsignor Antonio Santin, Vescovo di Fiume e successivamente di Trieste e Capodistria, Mons. Malnati ha offerto una testimonianza preziosa e commovente. Il dialogo con il dottor Alberto Comuzzi, Direttore di Vareseinluce, ha ripercorso le tappe di una storia rimasta a lungo nascosta, una ferita ancora aperta nel cuore di molti: il confine orientale, i 40 giorni di terrore di Trieste e le sofferenze patite dagli esuli, costretti a lasciare la loro terra e raccolti nel campo profughi di via delle Docce di Trieste.
La testimonianza di Mons. Malnati, intrisa di ricordi personali e aneddoti inediti, ha offerto uno spaccato vivido di quegli anni difficili, attraverso il suo racconto di vita accanto a un grande vescovo come Santin. La sua presenza ha reso ancora più toccante la commemorazione, offrendo al pubblico una preziosa opportunità di ascoltare una voce diretta di quel periodo storico.
Durante l’incontro, è stato proiettato il video “Le perle dell’Istria”, una toccante raccolta di testimonianze degli esuli. Un filmato che ha profondamente commosso i presenti, rendendo possibile comprendere appieno la sofferenza patita da quelle donne e uomini, oggi anziani, ma allora bambini, costretti ad abbandonare la loro terra, i loro amici e la loro scuola, senza più farvi ritorno.
La commemorazione del Giorno del Ricordo a Varese si è dunque rivelata un momento di profonda riflessione, capace di coinvolgere diverse generazioni e di stimolare un dialogo costruttivo sulla storia mai raccontata del nostro Paese.





