Il congedo di Roberto Maroni, leghista, politico e grande varesino

A dare l’ultimo saluto al varesino Roberto Maroni (risiedeva a Lozza Comune a poca distanza dal capoluogo), questa mattina venerdì 25 Novembre, c’erano tutti.

Dal presidente del Senato Ignazio La Russa e della Camera Lorenzo Fontana al capo del Governo Giorgia Meloni accompagnata da numerosi Ministri tra i quali Antonio Tajani (Esteri), Giancarlo Giorgetti (Economia), Daniela Santanchè (Turismo).

In composto silenzio ha varcato la soglia della Basilica l’intero gruppo dirigente della Lega: Matteo Salvini, Luca Zaia, Gian Marco Centinaio, Roberto Calderoli, Attilio Fontana, Silvia Sardone, Riccardo Molinari, Massimiliano Romeo ed altri.

Oltre a parenti, amici e simpatizzanti hanno manifestato con la loro presenza la vicinanza alla famiglia il Prefetto di Varese Salvatore Pasquariello, il Sindaco Davide Galimberti, il Presidente della Provincia Emanuele Antonelli, l’onorevole Andrea Pellicini, l’assessore regionale Raffaele Cattaneo, il Senatore Mario Monti, gli ex Ministri Letizia Moratti, e Luciana Lamorgese.

A presiedere il rito funebre nella Basilica di San Vittore, il Vescovo vicario episcopale Mons. Giuseppe Vegezzi con numerosi sacerdoti tra i quali il prevosto monsignore Luigi Panighetti.

Nel corso dell’omelia mons. Vegezzi – dopo avere letto il messaggio di condoglianze dell’Arcivescovo di Milano Mario Delpini – ha sottolineato l’aspetto umano del Politico che ha sempre cercato il dialogo anche con i competitori di altri partiti.

Ricordando come Roberto Maroni era anche appassionato di musica il Vescovo ha suggerito una suggestiva immagine: quella di «un nostro Roberto che sta ora cantando anche per noi la gloria del Dio vivente».

Un momento di grande commozione hanno suscitato le parole, in chiusura del rito, del figlio Filippo il quale ha ricordato come nonostante il papà per impegni istituzionali fosse assente cinque giorni su sette non avesse trascurato di far sentire il proprio affetto.

E’ molto complicato fare il papà per chi svolge alti compiti statuali, ha precisato Filippo, ma è anche molto faticoso per un figlio rinunciare alla presenza fisica del proprio padre.

A rendere gli onori al prestigioso Politico varesino, Ministro, Presidente di Regione Lombardia, Segretario Generale della Lega, un picchetto militare composto da Bersaglieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Carabinieri schierato sul sagrato della Basilica.

Pur nell’ambito di un funerale di Stato molte le persone notate con gli occhi lucidi distribuite nelle vie dell’isola pedonale che circonda la Basilica .

Si è trattato di persone comuni, di leghisti della prima ora assiepati davanti al maxi schermo posizionato di fronte alla sede della Lega in piazza del Podestà, ma anche di alte cariche dello Stato come la Presidente Giorgia Meloni e il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Nel pomeriggio per espresso desiderio della famiglia il funerale in forma privata si tiene nella Chiesa parrocchiale di Lozza.

Al di là dei ruoli istituzionali ricoperti dalle massime Autorità dello Stato la loro presenza al rito funebre è la dimostrazione di quanta stima fosse circondato Roberto Maroni.

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