Green pass, l’onda dei portuali di Trieste invade l’Italia

Portuali di Trieste – video (Triesteprima.it)

Alle misuratissime notizie della maggioranza dei giornali sulla protesta contro il green pass sostenuta dai lavoratori del porto di Trieste, oltre che di Genova e Ancona, sopperiscono i giornali online e le televisioni locali che stanno dando ampia copertura su ciò che accade.

È il caso dell’emittente triestina “Triesteprima.it” che in un servizio (fatto girare su facebook e che riprendiamo per i nostri lettori) documenta la strategia che intendono perseguire i lavoratori triestini, i quali affermano che il Governo è oggi consapevole di quanto costi una giornata di astensione dal lavoro e del danno economico che può provocare.

Con un presidio che non blocca l’attività di carico e scarico delle merci, noi daremo testimonianza quotidiana – dicono i portuali – fino al 30 Ottobre, data in cui saremo ricevuti in Senato per spiegare quanto sia opportuno togliere il green pass, che non è un documento che attesta la sicurezza sanitaria, ma uno strumento di controllo economico. Se le nostre richieste non saranno accolte chiuderemo ogni forma di dialogo e ci asterremo dal lavoro bloccando, de facto, l’attività del porto.

Un atteggiamento prudente, ma fermo, che lascia nelle mani del governo Draghi una scappatoia per non perdere la faccia. In un paio di settimane le autorità sanitarie, tramite l’apparato massmediatico che le sostiene, possono annunciare di avere raggiunto la soglia del 90 per cento dei vaccinati e conseguentemente allentare le misure restrittive facendo cadere il green pass. Se anche questa scappatoia non fosse adottata e il presidente Draghi proseguisse con la linea dura della presunta fermezza, la responsabilità di ciò che potrebbe accadere in seguito ricadrebbe su di lui.

Qualche osservatore si sta chiedendo se l’Italia non sia diventata un laboratorio in cui sperimentare le reazioni di una società evoluta ad una forma di dittatura strisciante.
La loro tesi potrebbe avere qualche fondamento se fosse realistico, però, il progetto dei cosiddetti “illuminati”, che intenderebbero realizzare, complice la globalizzazione, un governo al di sopra degli Stati e dei popoli.

Il virus di Wuhan ha certamente fatto da detonatore ad una situazione totalmente inaspettata per l’umanità che ora deve trovare le modalità per assorbire il colpo. I portuali di Trieste, affiancati da milioni di italiani, hanno avvertito l’urgenza di uno stop verso una deriva politica dai contorni oggettivamente nebulosi. (a.com)

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