Espulso cinese per violenze e danneggiamenti presso Terminal1 di Malpensa

Martedì 5 novembre, la Polizia di Stato di Varese ha espulso dal territorio nazionale un cittadino cinese, riportandolo nel suo paese d’origine. L’uomo era responsabile di violenze e danneggiamenti ripetuti presso il Terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa.

L’uomo, già conosciuto dalle Forze di Polizia per precedenti episodi di aggressione, è stato recentemente fermato dal personale della Polizia di Frontiera di Malpensa. Armato di coltello e in stato di alterazione mentale, ha bloccato l’accesso ai servizi igienici vicino agli Arrivi Internazionali del Terminal 1, generando momenti di grande tensione e panico tra i passeggeri.

Gli agenti, intervenuti con tempestività e professionalità, hanno disarmato l’uomo, immobilizzandolo rapidamente in sicurezza.

Dopo essere stato trasferito all’ospedale di Gallarate per una valutazione psichiatrica, L’uomo è stato dimesso e successivamente rimpatriato nel suo paese d’origine. Essendo irregolare da anni sul territorio italiano, il provvedimento di rientro coatto è stato gestito dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Varese, che ha curato tutti gli aspetti burocratici e organizzativi.

L’episodio costituisce un importante esempio di azione della Polizia di Stato a tutela dell’ordine e sicurezza pubblica e dell’incolumità dei passeggeri e dei dipendenti aeroportuali.

Dall’inizio dell’anno, sono stati arrestati 8 individui per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, mentre 24 persone sono state indagate per aggressioni a passeggeri e dipendenti aeroportuali. Sono stati emessi anche 174 ordini di allontanamento e divieto di accesso a specifiche aree urbane, come previsto dagli articoli 9 e 10 del decreto legge n.14/2017 (“daspo urbano”), contro coloro che hanno ostacolato la normale fruizione degli spazi aeroportuali, con l’emissione di 5 fogli di via obbligatori e 7 DACUR da parte della Divisione Anticrimine della Questura di Varese.

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