Elisabetta Perrotta: passione e libertà, le ali di un elicotterista

Passione, libertà, competenza e determinazione sono le qualità che meglio rappresentano Elisabetta Perrotta, pilota istruttrice presso la prestigiosa Training Academy di Leonardo Elicotteri conseguendo l’abilitazione all’elicottero AW139 ed anche il type rating e l’abilitazione strumentale su AW 169. Originaria di Rovigo, Elisabetta ha completato il suo percorso scolastico diplomandosi a Forlì. Ha conseguito la laurea in Giurisprudenza a Bologna, sposata a Firenze dove ha vissuto per ben 22 anni. Successivamente, il suo percorso professionale l’ha portata a Sesto Calende, dove è entrata a far parte di Leonardo, una delle realtà più importanti nel settore aerospaziale. Elisabetta è la dimostrazione che una donna può eccellere in una professione tradizionalmente dominata dagli uomini. Con impegno, determinazione e uno straordinario spirito di squadra, è riuscita a distinguersi in uno dei campi più prestigiosi e complessi, infrangendo barriere e pregiudizi.

In occasione della Festa della Donna, la redazione di Vareseinluce ha avuto il privilegio di intervistare Elisabetta, una delle pochissime donne elicotteriste di Leonardo, celebrando la sua carriera, che è tanto affascinante quanto impegnativa. Malgrado le donne continuino a essere una minoranza in questo campo, il loro contributo è in costante crescita, sfidando stereotipi e dimostrando che con talento e determinazione non esistono limiti, nemmeno nel cielo. Elisabetta è la prova vivente che il cambiamento è possibile, e il suo esempio illumina la strada per molte altre donne che aspirano a raggiungere le vette di questo settore altamente specializzato e stimolante.

Che cosa l’ha spinta ad intraprendere la professione di elicotterista?

La mia passione per il volo è nata quasi per istinto, da ragazzina. Già da adolescente rimanevo incantata guardando gli aerei solcare il cielo, affascinata non solo dalla tecnologia ma soprattutto dall’idea di libertà che il volo rappresenta. Ho scelto di frequentare una scuola aeronautica per avvicinarmi concretamente a quel mondo, inizialmente concentrandomi sugli aerei. Qualche anno più avanti, grazie all’opportunità offertami dalla Polizia di Stato, nella quale ho lavorato per più di 30 anni, è iniziata la mia avventura nel mondo degli elicotteri, una scoperta che si è trasformata in un amore professionale. Gli elicotteri, con la loro versatilità e capacità di operare in ambienti complessi, mi hanno conquistata e resa consapevole della bellezza e della responsabilità di questo lavoro.

Qual è stato il suo percorso di formazione e quali sono state le tappe più significative?

Il mio percorso è iniziato all’Istituto Tecnico Aeronautico “F. Baracca” di Forlì, dove ho conseguito il diploma di Perito del Trasporto Aereo e il brevetto di pilota privato di aereo. Da lì, la mia passione mi ha portata all’Aero Club di Bologna, dove ho ottenuto la licenza di pilota commerciale. È stato però con il concorso pubblico per entrare nella Polizia di Stato che la mia carriera ha preso una svolta decisiva: dopo un anno sono stata selezionata per il corso di pilota militare di elicottero presso il 72° Stormo dell’Aeronautica Militare a Frosinone, dove ho conseguito la licenza di pilota di elicottero. Nel corso della mia carriera in Polizia ho avuto modo di formarmi ulteriormente presso il Centro Addestramento e Sicurezza Volo della Polizia di Stato di Pratica di Mare, ottenendo le abilitazioni sugli elicotteri AB 206 e A109, l’abilitazione al volo strumentale e la qualifica di istruttore di volo di tipo. In tempi più recenti, grazie a Leonardo – il gruppo industriale internazionale, tra le principali realtà mondiali nelle tecnologie strategiche per la sicurezza globale – ho avuto l’opportunità di conseguire l’abilitazione all’elicottero AW139 ottenendo il type rating e l’abilitazione strumentale su AW 169 presso la Leonardo Training Academy di Sesto Calende. Da circa due anni lavoro proprio qui, come istruttrice, un’esperienza che mi permette di trasmettere la mia passione e le mie competenze ai piloti di oggi e di domani.

Quali sono le qualità migliori per un elicotterista?

Essere un buon pilota di elicottero richiede molto più che saper volare. Servono una preparazione tecnica solida, professionalità e capacità di mantenere la calma e la lucidità anche in situazioni di stress. È fondamentale avere equilibrio, determinazione e un continuo desiderio di aggiornarsi: il settore aeronautico è in costante evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico che normativo, ed è necessario essere sempre pronti a evolversi con esso.

Quali sono gli aspetti più gratificanti del suo lavoro?

Oggi, nel mio ruolo di istruttrice di volo, una delle soddisfazioni più grandi è vedere i progressi e i successi dei piloti che seguo durante l’addestramento. Sapere di aver contribuito a formare professionisti competenti e sicuri è una gratificazione impagabile. Volare è un’esperienza straordinaria, ma insegnare a volare significa condividere un sapere tecnico e una passione che possono davvero fare la differenza.

Ha incontrato ostacoli specifici in quanto donna in un settore prevalentemente maschile?

È stato un percorso impegnativo: il mondo dell’aviazione, soprattutto in passato, era quasi esclusivamente maschile. Ho dovuto dimostrare di essere all’altezza, non solo come pilota ma anche come professionista capace di lavorare in squadra, conquistando la fiducia e il rispetto di colleghi e superiori. Col tempo ho imparato a muovermi con serenità in questo contesto, costruendo ottimi rapporti sia con uomini che con donne che condividevano la mia stessa passione.

Come vede l’evoluzione del ruolo delle donne nel mondo dell’aviziaione?

Credo che il contributo femminile sia un valore aggiunto per questo settore. Le donne portano sensibilità, capacità di gestione e un approccio spesso complementare a quello maschile, il che arricchisce l’ambiente lavorativo. Negli ultimi anni il numero di donne pilota è cresciuto e mi auguro che questa tendenza continui, perché c’è spazio per il talento e la determinazione, indipendentemente dal genere.

Quali consigli darebbe alle giovani donne che aspirano a diventare elicotteriste?

Direi loro di inseguire questa passione con coraggio e determinazione. È un percorso impegnativo, fatto di studio, sacrifici e momenti di difficoltà, ma è anche un’avventura meravigliosa. L’importante è procedere con consapevolezza, un passo alla volta, senza perdere di vista l’obiettivo finale. E ricordare sempre che ogni ostacolo superato è un traguardo che rende più forti.

Come concilia la sua vita professionale con quella famigliare?

Con tanta organizzazione e, soprattutto, con il supporto delle persone che mi sono vicine. Programmare con attenzione gli impegni lavorativi e quelli personali è essenziale, ma è altrettanto importante poter contare su una rete di affetti e collaborazione che rende tutto più sostenibile.

Quali sono le caratteristiche degli elicotteri che ha pilotato e quali preferisce?

Ho avuto il privilegio di volare su diversi modelli, ma l’AW139 è sicuramente uno degli elicotteri più performanti e versatili che ho pilotato. È l’elicottero più venduto all’interno della sua categoria, con un peso massimo al decollo di 7000 kg, caratteristiche avanzate di sicurezza strutturale e una strumentazione avionica all’avanguardia che lo rende ideale sia per operazioni civili che militari, di giorno e di notte. Anche l’AW169 è un elicottero che apprezzo molto: più compatto, ma incredibilmente innovativo e versatile, perfetto per missioni complesse grazie alla sua tecnologia avanzata e alla possibilità di alimentare i sistemi di bordo anche a rotori fermi, un unicum nella sua categoria.

Quali sono le tecnologie e le innovazioni che stanno cambiando il settore dell’elicotteristica?

Una delle innovazioni più rilevanti è sicuramente l’uso sempre più diffuso dei simulatori di volo di ultima generazione sia per l’addestramento basico, sia per quello dedicato all’attività operativa dei piloti e degli equipaggi di volo. Leonardo ha investito moltissimo in questi strumenti avanzati, come i full flight simulator (FFS), che riproducono fedelmente le condizioni di volo reali. Basti pensare che un’ora di volo al simulatore è equiparata ad un’ora su un elicottero vero. Questo non solo migliora la qualità della formazione, ma incrementa significativamente la sicurezza e riduce l’impatto ambientale, limitando il consumo di carburante e l’usura degli aeromobili reali.

Ha qualche aneddoto o storia particolare da raccontare sulla sua esperienza di volo?

Nella mia lunga carriera ho vissuto situazioni operative complesse, che hanno richiesto freddezza e prontezza decisionale, ma per fortuna non ho mai affrontato emergenze critiche. Ogni volo, però, porta con sé una storia e ogni missione lascia qualcosa, sia dal punto di vista professionale che umano.

Quali sono i suoi hobby e interessi al di fuori del lavoro?

Fuori dalla cabina di pilotaggio (cockpit), amo dedicarmi alla mia famiglia e praticare sport: mi piace restare attiva e mantenere un buon equilibrio fisico e mentale. Appena posso, viaggio: scoprire nuove culture e paesaggi è un modo meraviglioso per arricchirsi e trovare nuove ispirazioni.

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