La sua elaborazione è servita a due scopi: fare il punto sulle forze in campo in parrocchia per promuovere le varie iniziative di carattere liturgico, organizzativo e di coinvolgimento del territorio e gettare le basi per il futuro. Il Consiglio pastorale di Castellanza ha voluto, attraverso un censimento, scattare una fotografia nitida della Comunità Pastorale che abbraccia le chiese di San Giulio e San Bernardo. “Il censimento – si legge sul Settimanale della Comunità – è stato promosso perché si prenda consapevolezza della ricchezza che vivifica la comunità e perché questa conoscenza possa essere di stimolo a un giocarsi e mettersi al servizio della Comunità in qualcuno degli ambiti esistenti”. Tutto nella consapevolezza che, se una Comunità Pastorale appartiene a tutti, ognuno sia chiamato a dare il proprio contributo con apporto di sensibilità e disponibilità. Il censimento mirava a dare risposta a tre questioni emerse: cosa significa essere comunità, nuove povertà e precarietà e nuovi gruppi e spazi utilizzati. Le due parrocchie si sono incontrate in un’unica Comunità il primo ottobre 2006 per iniziativa dell’allora Arcivescovo di Milano, monsignor Dionigi Tettamanzi unendo i 7095 abitanti della zona di San Giulio nella parte alta della città con i 6.269 di quella di San Bernardo posta nella parte bassa.
Comunità pastorale di Castellanza sotto la lente: il censimento rileva forze e povertà
