Busto Arsizio, salute e sanità progettazione del nuovo ospedale

Continua l’attività di approfondimento sulle tematiche sanitarie del Tavolo di confronto salute e sanità.

Ieri sera, nella sede della Fondazione Carnaghi e Brusatori, si sono riuniti i rappresentanti delle forze politiche che siedono in Consiglio, i rappresentanti di ATS Insubria, dei medici di medicina generale e dei medici ospedalieri. Presente anche il presidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia Emanuele Monti.

Il direttore sanitario di ASST Valle Olona Claudio Arici ha presentato il documento preliminare alla progettazione del nuovo ospedale di Busto e Gallarate.

Il documento contiene i valori, i principi, gli obiettivi che saranno alla base della realizzazione della nuova struttura e di cui i professionisti incaricati dovranno tenere conto nella predisposizione del progetto. E’ stato redatto sulla base dei dati di previsione e degli scenari che si prospettano in ambito assistenziale e sanitario, anche in considerazione dell’esperienza maturata durante la pandemia.

Dal “sistema a rete” con i quattro presidi dell’azienda si passerà alla “rete di sistema”, anche grazie alle strutture che la riforma sanitaria lombarda sta introducendo: “la sfida dei prossimi anni sarà quella di dare finalmente concretezza a uno slogan degli anni ‘80, “più territorio meno ospedale” ha affermato Arici.

Per quanto riguarda linee guida che dovranno ispirare il progetto, il modello tradizionale basato su un approccio monospecialistico alla patologia sarà sostituito da un approccio polispecialistico che possa assicurare la centralità del paziente e la completezza dei regimi di cura.

Sarà fondamentale puntare sull’innovazione tecnologica, sulla valorizzazione delle risorse umane, sull’investimento nell’attività di ricerca, sul potenziamento dell’organizzazione dipartimentale.

La struttura, dal punto di vista logistico, dovrà facilitare le connessioni, le opportunità di confronto tra gli specialisti attraverso una soluzione progettuale che tenga conto della modularità, della flessibilità e dalla separazione dei percorsi (come ha insegnato il periodo pandemico) oltre che della standardizzazione (tutti i reparti dovranno essere organizzati nello stesso modo per facilitare il personale in caso di spostamenti).

Per quanto riguarda le ipotesi di dimensionamento, il dott. Arici ha sottolineato che i posti letto previsti nel nuovo ospedale saranno, esclusi culle e posti tecnici, 773 di cui 725 ordinari e 48 di day hospital, un numero superiore a quelli attualmente attivi nelle due strutture (nel 2021 erano 542 di cui 321 a Busto e 221 a Gallarate). “Non li useremo mai tutti, visti anche i dati relativi ai ricoveri in costante calo da anni, ma prevederemo degli spazi “polmone”, senza indicazioni di uso specifiche, da utilizzare in caso di bisogno” ha specificato.

Il pronto soccorso sarà dimensionato per 106.000 accessi l’anno (un numero superiore alla somma degli accessi ai due pronto soccorso attuali: nel 2021 sono stati 78.435, nel 2019 104.254) con 23 sale visita in un’area di 3.000 metri quadrati, anche in questo caso con soluzioni modulari e flessibili, percorsi protetti e separati, triage separati per le aree medica, chirurgica e materno-infantile, con collegamenti diretti alla rianimazione, alla stroke unit, alla radiologia, alle sale operatorie.

Il dimensionamento dell’attività chirurgica prevede 14.500 interventi all’anno (di cui 7.000 ordinari e 7.500 in day surgery, nel 2021 sono stati 8.327 più 2.209 ambulatoriali, nel 2019 11.848) in un unico blocco operatorio con 17 sale, di cui 10 per interventi chirurgici ordinari, 3 per interventi urgenti, 4 per interventi ambulatoriali e in day surgery.

Il principio della flessibilità sarà applicato anche alle sale operatorie e all’area destinata alle attività ambulatoriali e diurne che, in caso di emergenza sanitaria, potranno essere trasformate rapidamente in spazi di degenza separate.

Nel documento sono indicate anche le apparecchiature di cui dovrà essere dotato il nosocomio in modo che gli ambienti dedicati siano dimensionati correttamente.

In merito all’impatto sulla viabilità, si segnala la necessità di un parcheggio per 3.130 posti auto su una superficie di 62.000 metri quadrati (l’ospedale si estenderà su un’area di 167.000 metri quadrati), organizzato in due aree separate, una per dipendenti e fornitori, una per assistiti e visitatori.

Il documento contiene anche alcune indicazioni generiche per il riutilizzo degli ospedali esistenti, non essendo possibile al momento ipotizzare destinazioni precise, ma, ha assicurato Arici ”non saranno certo abbandonate, saranno sicuramente riutilizzate per servizi al territorio”.

Il direttore ha anche precisato che in attesa della realizzazione del nuovo ospedale si continuerà a investire sulle strutture esistenti per un totale di 70 milioni di Euro (al netto dei fondi del PNRR): sono previsti numerosi lavori di adeguamento e messa in sicurezza e anche di ammodernamento che, a Gallarate, ad esempio, riguardano il pronto soccorso (4 milioni di Euro) e la rianimazione (4,5 milioni di Euro).

Anche alla luce della recente delibera del Comune di Gallarate che ha approvato la rinuncia al percorso di dibattito pubblico, ho confermato la tempistica dell’iter di costruzione del nuovo ospedale: il prossimo step sarà l’approvazione della delibera regionale che promuove un nuovo accordo di programma, il cui parternariato è composto da Regione Lombardia, Provincia di Varese, Comuni di Busto e Gallarate, ASST Valle Olona e ATS Insubria.

Entro 15 giorni dalla delibera regionale, i Comuni di Busto e Gallarate, attraverso delibere di consiglio comunale, promuoveranno accordi di programma per le aree dei vecchi presidi, ai quali aderirà la Regione.

Entro 12 mesi dalla delibera regionale sarà firmato l’accordo di programma, atto prodromico alla predisposizione della gara per la progettazione definitiva ed esecutiva (prevista entro 22 mesi successivi all’approvazione dell’accordo) e poi alla gara per l’esecuzione dei lavori (prevista entro i 43 mesi successivi).

Chiederò alla Regione, anche con il supporto del presidente Monti, che l’accordo di programma sia firmato entro l’anno, in modo da recuperare qualche mese.

Il Tavolo ha deciso di rivedersi al più presto per approfondire i temi trattati con il dott. Arici.

E’ inoltre confermata per fine mese la visita ai due presidi del presidente Attilio Fontana e dell’assessore Letizia Moratti, occasione che potrebbe essere favorevole anche a un incontro con il tavolo.

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