Sabato 15 marzo, nella palestra comunale di Biandronno gentilmente messa a disposizione dall’Amministrazione locale, si è svolta l’Assemblea dei Delegati della Sezione di Varese dell’Associazione Nazionale Alpini. La sezione, che conta circa 5.200 soci organizzati in 76 gruppi locali, opera su un territorio che si estende dalle sponde del Lago Maggiore fino al Ceresio, arrivando al confine con la Provincia di Milano.
Si tratta di un appuntamento annuale durante il quale i Soci procedono all’approvazione della relazione morale e della relazione finanziaria relative all’anno precedente. Quest’anno i Delegati A.N.A. erano anche chiamati a rinnovare alcuni componenti del Consiglio direttivo sezionale e ad eleggere il Presidente della Sezione, che è una carica di durata triennale.
L’esito delle votazioni, con una larghissima maggioranza, ha visto confermato alla Presidenza Franco Montalto, socio del Gruppo alpini di Busto Arsizio, che avvia così il suo terzo mandato alla guida della Sezione A.N.A. di Varese. In questi giorni, il nuovo Consiglio direttivo si è riunito per ufficializzare gli esiti dell’Assemblea; in tale sede sono stati designati Renato Gandolfi, Capogruppo degli alpini di Cantello, quale Vice Presidente Vicario, e Guido Lagrotteria, del Gruppo alpini di Gazzada Schianno, quale Vice Presidente.
La Sezione di Varese prosegue con dedizione nel valorizzare il patrimonio della memoria, onorando il sacrificio di tutti i Caduti. Centrale è l’impegno quotidiano dei Soci, che mettono a disposizione le proprie energie al servizio delle comunità locali. Le attività di Protezione Civile restano un pilastro fondamentale, spaziando dall’antincendio boschivo agli interventi sempre più frequenti per fronteggiare il dissesto idrogeologico del territorio.
L’ultimo esempio dell’impegno degli alpini verso la loro terra si concretizza nell’accordo con Mons. Eros Monti, Arciprete del Santuario del Sacro Monte, per il prossimo rifacimento dell’impianto di illuminazione della X Cappella della Via Sacra. Questo gesto rafforza ulteriormente il legame tra gli alpini e il Sacro Monte di Varese, rendendolo ancora più profondo e significativo.