Base NATO di Solbiate Olona attive 4 linee per tamponi

Oggi, sabato 21 Novembre, è entrato in funzione un Drive Through presso la caserma “Ugo Mara” di Solbiate Olona (Va) sede del Comando di Reazione Rapida della NATO in Italia (NRDC-ITA) per l’effettuazione di tamponi molecolari per la ricerca del virus SARS-CoV-2 a disposizione della cittadinanza della provincia di Varese.

La struttura, realizzata nell’area parcheggio della base militare, consta di 4 linee per tamponi molecolari dislocate in 2 tende tensostruttura (12 mt per 12 mt cad.), 4 tende pneumatiche gonfiabili, una tenda per lo stoccaggio dei rifiuti speciali, per uno spazio complessivo di circa 9.000 mq.

Per ogni linea è dedicata una postazione amministrativa per la raccolta dei dati anagrafici e una postazione sanitaria (con medici e infermieri) per l’esecuzione del test.

Il Drive Through è il frutto dell’importante collaborazione in atto tra l’ATS Insubria e le unità dell’Esercito Italiano inquadrate nel Comando di Reazione Rapida della NATO in Italia.

In possesso di prenotazione presso la ATS Insubria con sede in Varese, l’opera garantirà l’effettuazione di circa 800 tamponi molecolari dal lunedì al sabato dalle h 9 alle h 14, permettendo l’alleggerimento degli altri punti di controllo già presenti sul territorio.

L’attività del Drive Through, avviata su iniziativa del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, rientra nell’ambito delle molteplici attività realizzate dall’Esercito e da tutte le Forze Armate italiane a sostegno della popolazione nel corso dell’emergenza virus di Wuhan.

Sin dai primi giorni dell’emergenza è stato alto l’impegno del Comando di Reazione Rapida della NATO a favore della collettività per fronteggiare l’epidemia. Numerosi, infatti, sono stati i concorsi forniti dalle donne e dagli uomini del Comando NATO di Milano, tra cui meritano menzione i trasporti di materiale sanitario dall’aeroporto di Malpensa verso diversi siti dell’Italia settentrionale per soddisfare i bisogni delle strutture ospedaliere e la sanificazione di molte strutture ospedaliere lombarde che ha permesso il ritorno al normale funzionamento dei reparti.

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