Nel tardo pomeriggio e nella serata dell’11 Febbraio, nei boschi di Bedero Valcuvia, Mondonico e Caravate si è svolto un servizio straordinario di controllo del territorio disposto dal Comando Provinciale di Varese, finalizzato a prevenire e reprimere reati in materia di spaccio di sostanze stupefacenti con l’impiego dei miliari dello Squadrone dei Carabinieri Cacciatori di “Sardegna” a supporto delle Stazioni competenti per territorio della Compagnia dei Carabinieri di Luino.
Nel corso delle operazioni, preventivamente pianificate, i militari Cacciatori “infiltrati” nei boschi di Caravate hanno individuato un nuovo sito di spaccio con due pusher in piena attività; uno impegnato nella ricezione di richieste telefoniche e nel confezionamento dell’ordinativo, l’altro con funzioni di consegna rapida dello stupefacente a bordo strada. Durante l’accerchiamento e la chiusura del dispositivo, coordinato tra Cacciatori e una pattuglia della Stazione dei Crabinieri di Laveno Mombello, uno dei due individui è riuscito a gettarsi, sotto la pioggia in quel momento battente, in un vicino e scivoloso botro, riuscendo così a dileguarsi pericolosamente nella fitta boscaglia.
Il secondo, nonostante analogo e rocambolesco tentativo di fuga, è stato bloccato e tratto in arresto dai militari operanti perché trovato in possesso di tre panetti di hashish da 100 gr cadauno, un bilancino di precisione, tre telefoni cellulari nonché denaro contante di vario taglio per diverse centinaia di euro.
Sul posto, al di sotto di una tenda improvvisata per la pioggia, sono state rinvenute le consuete tracce delle attività di spaccio costituite anche da materiale per il confezionamento e utensili utilizzati per il taglio sporchi di sostanza. Immediatamente dopo le operazioni di sopralluogo dell’area di spaccio e il sequestro di quanto rinvenuto, l’uomo è stato condotto in caserma a Luino per l’espletamento delle formalità di rito e per il foto-segnalamento, a seguito del quale, è stato associato, in nottata, alla Casa Circondariale di Varese a disposizione dell’A.G. cui spetterà, come sempre, valutare le responsabilità penali dell’arrestato.