E’ stata inaugurata oggi, venerdì 24 Ottobre, alla presenza del Ministro della Cultura Alessandro Giuil, la mostra degli esuli Fiumani, Dalmati e Istriani (Medif), allestita nelle sale del Grottone del Vittoriano. Un racconto di immagini, documenti e testimonianze che restituisce voce e dignità al dramma delle foibe e all’esodo di 350 mila italiani costretti, dopo la Seconda Guerra Mondiale, ad abbandonare le proprie terre per rimanere fedeli alla propria identità culturale e nazionale.
Ottant’anni dopo la fine del conflitto, questa pagina complessa e dolorosa della storia italiana trova spazio nel Vittoriano, cuore simbolico della memoria patriottica, oggi diretto dalla dottoressa Edith Gabrielli, membro del comitato scientifico della mostra.
Il percorso espositivo, ideato e curato dall’architetto Massimiliano Tita, è frutto del lavoro di un comitato scientifico multidisciplinare che ha selezionato fotografie, lettere, filmati, oggetti e testimonianze dirette. L’allestimento, dinamico e immersivo, conduce il visitatore attraverso un viaggio nella storia e nella memoria, restituendo verità a una vicenda a lungo rimossa o distorta.
Nel suo intervento, il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, ha sottolineato: “il senso più profondo di questa inaugurazione è il seguente: la memoria viva è la forma più alta di speranza. Senza memoria, una Nazione non è più una comunità. Ma una memoria che si fa cultura, una cultura che si apre al futuro, può ancora unire, guarire, generare fiducia. Che questa mostra sia, per chi la visiterà, un viaggio nel dolore e insieme un atto d’amore verso l’Italai: un’ Italia capace di guardare al proprio passato con onestà e al proprio futuro con gratitudine”.
Il presidente di Federesuli, Renzo Codarin, ha espresso riconoscenza a tutti i promotori e collaboratori del progetto, ricordando che: “si tratta di un momento di grande valore civile e culturale: un omaggio alla memoria degli italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia e, insieme, un’occasione per far conoscere alle nuove generazioni una pagina fondamentale della nostra storia nazionale che oggi si inserisce a pieno in un contesto europeo”.
Durante l’inaugurazione, il teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, diretto da Paolo Valerio, ha proposto una performance ispirata ai temi dell’esodo e della memoria condivisa.
La mostra promossa dalla Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani, Dalmati con il sostegno del Ministero della Cultura e del Ministero degli Affari Esteri, si inserisce nel percorso aperto vent’anni fa con l’istituzione della Giornata del Ricordo (Legge 30 Marzo 2004, n. 92). E’ la realizzazione di una visione già indicata dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi: fare del Vittoriano luogo dove la memoria del Risorgimento si completi con quella delle terre dell’Alto Adriatico.
Pensata come uno spazio vivo e dialogante, la Medif si rivolge in particolare ai giovani e agli studenti invitandoli a conoscere senza pregiudizi, per costruire una coscienza storica condivisa in una prospettiva europea. La storia del confine adriatico, un tempo ferita, diventa oggi frontiera d’incontro e di dialogo.
In un tempo in cui la memoria sembra talvolta dissolversi nel rumore del presente, iniziative come al mostra degli esuli Fiumani, Dalmati e Istriani ci ricordano che ricordare non significa rinvangare, ma riconoscere.
Riconoscere il dolore, le ingiustizie, gli errori e il coraggio di chi ha vissuto la storia sulla propria pelle. Solo una memoria viva, come ha ricordato il Ministro Giuli, può trasformarsi in cultura della speranza: una memoria che non divide ma unisce, che non chiude ma apre, che non giudica ma insegna.
Visitare questa mostra significa non solo ripercorrere un passato difficile, ma anche scegliere di costruire un futuro consapevole, fondato sul rispetto, sulla verità e sull’amore per l’Italia, un Paese che sa guardarsi dentro, e proprio per questo, andare avanti.

Crediti: Ecomuseo Egea (Fertilia)

Crediti: Archivio Museo Storico di Fiume (Roma)

Crediti: un progetto di Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati.
Produzione di Pensiero Visibile con la collaborazione di Capitale Cultura Group.
Tratte da: ALTROVE – I VIAGGI DI UN’ANIMA – RICORDARE, PORTARE AL CUORE
