A Tradate la nuova piazza Mazzini centro della Comunità

E’ una giornata da ricordare quella di Domenica 15 settembre 2024 a Tradate: la città, benedetta anche da un sole tiepido e piacevole (dopo l’infuriare del vento nei giorni precedenti) e, di sera, da una splendida luna piena, che hanno favorito l’incontro delle persone nell’ambito delle molte iniziative programmate.

Tradate ha vissuto eventi che hanno riunito, in un abbraccio caloroso e spontaneo, motivazioni sociali e motivazioni religiose, ambedue anima di una città che vuole essere “spazio” e “centro di aggregazione” per tutti.

E proprio tali caratteristiche sono state ripetutamente sottolineate da tutti coloro che sono accorsi per l’inaugurazione della nuova piazza Mazzini, centro della città. Storico evento che ha visto, dunque, la presenza delle massime autorità cittadine, del Presidente della Regione Lombardia ed assessori regionali, di deputati alla Camera, di molte associazioni tradatesi con i loro segni di rappresentanza, e, non ultima, la grande partecipazione di cittadini, felici del nuovo salotto della città.

Una giornata che ha unito diverse anime, quella civile e quella religiosa. Quest’ultima infatti ricorda la data del 15 settembre come quella della celebrazione della Beata Vergine Maria Addolorata, e – in Tradate, in particolare – la settimana della “Festa del Santo Crocifisso e della sua Madre Addolorata” che ha come punto focale il santuario tradatese del Santo Crocifisso, nell’omonima via. A tal proposito – e lo diciamo per una comprensione completa degli eventi – quest’anno vede la celebrazione del 350° anniversario della prima manifestazione del Sacro Cuore di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque nel 1673.

La coincidenza dei due eventi (inaugurazione della nuova piazza e tradizionale festa del Santo Crocifisso) ha nobilitato la giornata, richiamando, oltre le citate autorità civili, anche la massima autorità religiosa, l’arcivescovo di Milano ed altri dodici sacerdoti del territorio che in vari modi sono presenti o hanno conferito nel tempo con la città di Tradate: ad essi si è unito anche il vescovo emerito di Gibuti, monsignor Bertin.

Ricco, ricchissimo, il programma di celebrazioni per questa storica giornata tradatese. A cominciare dall’atto di presentazione della nuova piazza e gli interventi del sindaco Giuseppe Bascialla, che rivolgendosi all’arcivescovo, ringraziandolo per essere venuto, ha affermato: “Con la sua benedizione desideriamo che la piazza diventi un simbolo di pace e comunità per tutti noi”.

Il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha sottolineato come la nuova piazza “sia ritornata ad essere centro di aggregazione ed i cittadini si sentono orgogliosi di appartenere a questa città”.

Nell’intervento di Stefano Candiani, deputato tradatese, l’auspicio di “rispettare questo nuovo spazio, che è uno spazio per tutti ed è fatto con sacrificio”.

L’arcivescovo Delpini ha espresso il forte richiamo che “la piazza è uno spazio, lo spazio è il luogo in cui si esercita la libertà. Lo spazio è un luogo di responsabilità e quindi deve essere usato bene, e dove l’incontro deve essere desiderato da tutti. Siamo qui per dire che il bene pubblico sia custodito da ciascuno perché è il bene di tutti…”. Delpini si è soffermato inoltre sul significato di “benedizione”: “Benedizione non è una parola magica, che dice che allora tutto va bene …; benedizione vuol dire che Dio è con coloro che fanno il bene e che si rendono a servizio degli altri…; questa piazza è affidata ai cittadini, alle tante associazioni che dicono che questa città è ricca di iniziative…; la benedizione vuol essere segno di incoraggiamento a tutta la comunità di Tradate ed insieme un invito ad assumersi le proprie responsabilità, affinché, superata ogni divisione, qui si diano segni della vita comune che rende abitabile lo spazio e desiderabile la città”.

Agli interventi delle autorità è seguito l’emozionante momento, davanti all’ingresso dell’edificio comunale, delle firme del “Libro d’oro della Città”, apportate dal sindaco, dal presidente della Regione e dall’arcivescovo, il quale si è soffermato con la scrittura di un esteso proprio pensiero.

Di seguito, autorità civili e religiose, personale di pubblica sicurezza, associazioni e cittadini si sono recati alla chiesa prepositurale di Santo Stefano per la celebrazione (con arcivescovo e concelebranti) della S. Messa votiva della Santa Croce. Don Fabio, prevosto di Tradate, ha ricordato l’evento religioso della celebrazione della Croce e del Cuore addolorato ed ha rapportato ciò al tempo presente in cui noi viviamo: “Abbiamo voluto metterci in adorazione di questo cuore trafitto in un mondo che ci sembra abbia perso il cuore…”; “grazie, arcivescovo, per la benedizione alla nostra città, perché essa scopra quella ‘cordialità’ che oggi sembra così compromessa…”.

Nelle successive parole di Delpini “l’invito allo ‘sguardo fisso su Gesù’, che possa far parte del nostro cuore e perché gli abitanti di Tradate si sentano un pò riscaldati”.

A seguire, la lunga e molto partecipata processione lungo alcune vie della città, fino al Santuario del Santo Crocifisso, con la lunga, sentita, emozionante preghiera ed invocazione al Cuore di Dio e Maria pronunciata dall’arcivescovo, con riferimento alla Città di Tradate: “Guarda benigno la nostra Tradate, a Te sono noti i suoi peccati e le sue virtù, le sue ricchezze e le sue riserve, i segni di bontà e le sue debolezze, ma la Tua Provvidenza è più grande dei nostri stessi abbandoni, non privarci del Tuo aiuto …” .

E l’atto finale della solenne benedizione alla Città.

Si è detto del ricco menu di eventi in giornata. Infatti Tradate ha offerto momenti di partecipazione ulteriori, di cultura, di intrattenimento, di gastronomia: la Proloco ed il banco gastronomico, il “CandleNight concert” a cura del Liceo V.Bellini (alla sera, sotto la luna) nel centro della nuova piazza Mazzini, il Concerto di canti alpini del Coro ANA Milano presso il Cinema Grassi.

Un peccato non essere a Tradate il 15 settembre 2024!

Condividi:

Related posts