Nella mattinata di martedì 10 Giugno, la storica sede del Comando Squadra Aerea – Prima Regione Aerea, in Piazza Novelli 1, ha ospitato un convegno di alto profilo dedicato alla sovranità tecnologica e alla cooperazione in ambito industriale e militare, con un focus specifico sul programma GCAP (Global Combat Air Programme).
L’evento ha riunito autorevoli rappresentanti delle Forze Armate, del mondo accademico e dell’industria. Tra i protagonisti: il Generale di Squadra Aerea Alberto Biavati, Comandante del Comando Squadra Aerea e della Prima Regione Aerea; il Generale Giovanni Fantuzzi, Direttore del Centro Studi Militari Aeronautici (CESMA); e il Generale Antonio Conserva, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare.
Il convegno si è articolato in una serie di interventi e tavole rotonde che hanno affrontato temi centrali come l’intelligenza artificiale, la sicurezza, la cooperazione tecnologica e industriale, ponendo l’accento sulla necessità di una visione strategica condivisa tra i principali attori del settore.
Ad aprire i lavori è stato il Generale Biavati, che nel suo intervento ha dichiarato: “In un contesto in cui la riflessione strategica deve saper anticipare le sfide del domani, iniziative come quella odierna sono preziose occasioni di confronto e di costruzione del pensiero e del collettivo, anche grazie alla presenza di tutti i relatori e moderatori intervenuti. Avete saputo offrire, ciascuno dal proprio angolo prospettico, un contributo di eccezionale valore su un tema, complesso e articolato, come quello del Global Combat Air Programme (GCAP), che costituisce uno dei pilastri fondamentali per il futuro della Difesa e dell’industria. Saranno ascoltati un ventaglio ampio e approfondito di analisi: dalla dimensione geopolitica della cooperazione trilaterale tra Italia, Regno Unito e Giappone agli aspetti tecnologici, industriali e accademici connessi allo sviluppo del futuro sistema aereo da combattimento.”
Per la prima volta in Italia, ha partecipato anche il Generale di Squadra Aerea Giandomenico Taricco, in qualità di Vicedirettore del Programma GCAP, accompagnato da esperti del settore provenienti da università, centri di ricerca e grandi realtà industriali.
Due le tavole rotonde principali. La prima, dal titolo “Difesa, cooperazione, competizione”, è stata moderata dal dott. Elio Calcagno, ricercatore dell’Istituto Affari Internazionali. Tra i relatori:
Gen. S.A. Giandomenico Taricco (Vicedirettore GCAP); Ing. Marco Zoff (già Managing Director, Divisione Velivoli di Leonardo); Ing. Riccardo Procacci (Amministratore Delegato, Avio Aero); Dott. Zoccalli (Vicepresidente Global Marketing Sales Strategy, Elettronica S.p.A.); Prof. Andrea Locatelli (Università Cattolica del Sacro Cuore)
La discussione ha evidenziato l’importanza delle competenze tecnico-scientifiche e del coinvolgimento attivo delle imprese italiane nella cooperazione con le Forze Armate, con un chiaro invito a rafforzare la sinergia con i partner internazionali.
La seconda tavola rotonda, intitolata “Il posizionamento internazionale attraverso le competenze, l’innovazione e la supply chain”, ha visto la partecipazione di: Prof. Paolo Cerabolini (Presidente, Cluster Aerospaziale Lombardia); Prof. Giorgio Guglieri (Direttore, Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale, Politecnico di Torino); Prof. Marco Lovera (Direttore, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali, Politecnico di Milano); Dott.ssa Claudia Mona (Amministratore Delegato, Secondo Mona); Ing. Giovanni Murettino (Director Business Development, AEREA); Ing. Fulvia Quagliotti (Presidente, Cluster Aerospazio Piemonte). A moderare l’incontro, il giornalista Antonio Picasso de “Il Riformista”.
Il dibattito si è concentrato sulle prospettive strategiche per l’Italia nel contesto globale, sottolineando il ruolo cruciale della formazione, dell’innovazione e della solidità della supply chain per rafforzare il posizionamento internazionale del Paese nei settori dell’aerospazio e della difesa.
L’iniziativa ha posto una domanda chiave: cosa può fare l’Italia per essere non solo competitiva, ma protagonista nella difesa del futuro? La risposta risiede nella valorizzazione delle eccellenze nazionali, nella capacità di fare sistema e nella volontà politica di sostenere un’industria della difesa moderna, autonoma e integrata a livello europeo.
Il convegno ha dunque rappresentato non solo un momento di riflessione, ma un’opportunità concreta di dialogo tra attori strategici per delineare insieme la traiettoria dell’innovazione e della sicurezza nazionale. Non si tratta solo di innovare: si tratta di decidere se vogliamo essere spettatori o protagonisti del futuro.

