Giovedì 30 gennaio, a Gorla Maggiore, torna l’atteso evento della Gioeübia, tradizione che annuncia l’inizio della fine dell’inverno. Il momento principale sarà alle ore 21, con l’accensione del fantoccio della “vecchia” in piazza Martiri, davanti al municipio. A partire dalle 19.30, gli stand gastronomici offriranno polenta e bruscitt, crepes e vin brulé. La festa è organizzata dall’associazione Pro Giovani e da Cascina Bulota, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale. La giornata della Gioeübia inizierà alle ore 8 con l’allestimento in piazza Martiri e, dalle 9.15, le scuole elementari e materne faranno visita, con i bambini che lasceranno i loro biglietti dei desideri. Alle 11.15, presso la scuola materna Candiani in via Mazzini, verrà bruciata una prima Gioeübia realizzata dalla scuola.
Il rituale dell’accensione è pensato per esorcizzare le malattie di quest’anno, portando un augurio di salute. I cittadini sono invitati, con l’intento di scacciare i malanni, a depositare vecchie prescrizioni mediche e confezioni vuote di medicinali nella grande cassa d’acciaio che ospiterà il fantoccio da bruciare. Il fantoccio, alto 3,5 metri, rappresenta una donna malata che sorride e fa un gesto scaramantico con la mano. “La Gioeübia ravviva il valore delle tradizioni e il senso di comunità, che qui a Gorla Maggiore sono molto sentiti,” spiega il sindaco Pietro Zappamiglio. “Saremo, come sempre, numerosi. Evviva questi momenti di buona socialità.”
L’accensione sarà curata dall’associazione “Un Naso Rosso per Sognare”, composta da clown di corsia. Alla presentazione del programma della Gioeübia, avvenuta questa mattina in municipio, ha partecipato il professor Salvatore Cannizzaro, a cui è stata conferita una targa di riconoscimento per il suo costante impegno nell’organizzazione artistica di questa festa invernale. Presenti anche il sindaco Zappamiglio, l’assessore all’Istruzione e alla Cultura, Cinzia Montini, il presidente dell’associazione Pro Giovani, Massimo Landoni, e la responsabile artistica dell’evento, Silvia Cotugno.