A Busto Arsizio la giornata contro la violenza sulle donne

Il 25 Novembre ricorre la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne un’occasione in cui l’Amministrazione ha sempre promosso attività di sensibilizzazione in collaborazione con le associazioni del territorio.

Quest’anno le limitazioni dettate dall’emergenza sanitaria non permettono di organizzare iniziative in presenza, ma non mancherà un’attenzione particolare alla ricorrenza, con proposte ‘a distanza’.

“La battaglia contro la violenza sulle donne è innanzitutto una battaglia culturale – commenta la vicesindaco e assessore a Identità e Cultura Manuela Maffioli -, che deve puntare a eradicare un certo modo pericoloso di guardare alle donne, di pensare alle donne e di parlare o scrivere di donne. Soprattutto in relazione agli uomini. Un modo ancora troppo spesso permeato di pregiudizio e di, pur inconscia, disuguale concezione dei due generi, che alimenta, come un fiume sotterraneo, l’humus culturale e sociale in cui maturano ancora le tante, troppe forme di violenza. Per questo, seppur non potendo organizzare nulla in presenza, come facemmo lo scorso anno, in questa giornata deve arrivare un segnale forte, fortissimo, inequivocabile anche dalle istituzioni, diretto a tutti, uomini e donne, e, in particolare, ai ragazzi e alle ragazze. Dov’è possesso non è amore. Dov’è sottomissione non è amore. Dov’è violenza non è amore”.

Il primo segnale forte arriverà mercoledì 25 novembre: alle 20.45 è in programma “Artemisia Gentileschi – dalla violenza al riscatto: storia di una donna pittrice nell’Italia del Seicento”, una conferenza promossa dall’Associazione Noi del Tosi, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, sulla vita e sull’arte di Artemisia Gentileschi, a cura della professoressa Elide Casati. Durante la  serata le ragazze della classe 5ER dell’ITE Enrico Tosi proporranno letture di documenti e lettere dell’epoca.

Il tutto sarà trasmesso in diretta YouTube da PRIMOPIANOITALIA webtv (link dal sito www.noideltosi.it).

“Vogliamo celebrare il coraggio di essere donna oggi, in questo tempo faticoso e sospeso, raccontando la vita e l’arte di Artemisia, un personaggio estremamente attuale, che ha saputo trovare nella pittura e nell’arte il modo per superare il trauma causato dalla violenza non solo fisica, ma anche psicologica, che aveva subito” afferma la professoressa Casati.

Saranno inoltre distribuite negli uffici comunali e nei negozi circa 1000 mascherine, non a caso rosse, realizzate dall’assessorato ai Servizi sociali, in collaborazione con il centro antiviolenza Eva onlus.

“Questa battaglia mi vede e mi vedrà sempre in prima linea – conclude Maffioli – a prescindere dai ruoli. Perché è una battaglia che va combattuta da tutti, tutti i giorni. Con fermezza. Con gesti gentili e pensieri non barattabili”.

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