A Busto Arsizio bando qualità dell’abitare

Dopo la conferma dei finanziamenti legati al recupero dell’area delle Nord, dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili arriva un’altra ottima notizia per il futuro della Città.

E’ stata infatti pubblicata la graduatoria di valutazione dei progetti presentati al bando “Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare” e il progetto del Comune di Busto risulta all’82esimo posto sui 271 presentati da Regioni, Città metropolitane e Comuni sopra i 60.000 abitanti.

Ciò significa che molto probabilmente arriveranno in città 15.000.000 di Euro (la cifra massima prevista dal bando) per il recupero strutturale e funzionale di edifici storici e aree del centro cittadino: l’ex Calzaturificio Borri, il Conventino, l’ex Presidio Militare Austriaco, le ex Carceri e Villa Bossi-Radetzky.

Il bando mette infatti a disposizione 3,2 miliardi di Euro e, tolti i progetti dei primi otto enti in graduatoria che sono già certamente finanziati, restano fondi a disposizione per accontentare un gran numero di Amministrazioni, tra cui appunto Busto.

La conferma si avrà a metà settembre, con la pubblicazione della graduatoria definitiva.

Come si ricorderà, il progetto presentato dal Comune di Busto riguarda la rigenerazione urbana, con un mix di funzioni (residenziale, sociale, culturale, di servizi, mobilità e sicurezza) che consentirà l’avvio di processi di rinascita economica, sociale, culturale e abitativa.

“Una grande soddisfazione; se il finanziamento sarà confermato anche alcune aree centrali della città che da tempo attendono di essere strappate al degrado ritorneranno a risplendere e non sarà solo un maquillage estetico, ma una vera e propria svolta nel sistema cittadino – afferma il sindaco Emanuele Antonelli –. Ringrazio il settore Opere Pubbliche e l’Ufficio Attrazione risorse che hanno lavorato in sinergia per arrivare a questo risultato straordinario”.

“Estendo i ringraziamenti anche all’ufficio Patrimonio per la collaborazione e l’impegno con cui si è occupato del progetto” aggiunge l’assessore all’Urbanistica Giorgio Mariani.

Il progetto

L’abitare al centro

Il punto centrale della visione è la creazione di un sistema di housing sociale diffuso in 3 dei 5 ambiti di intervento. Una soluzione che permetterà di ampliare, irradiare, integrare e connettere una rete di servizi già pianificati in tutto il centro storico, creando una ricucitura e un’interazione sociale, ambientale e viabilistica.

L’ex-calzaturificio Borri

L’area Borri, un lotto da 15.000 mq, prevede un intervento di recupero di un complesso archeologico industriale di pregio di fine Ottocento. I 4 edifici del lotto, in stato di grave abbandono, ospiteranno funzioni di housing (33 appartamenti), il nuovo Polo della Musica, delle Arti performative e multimediali e spazi commerciali. Oltre a ciò, sono previsti la realizzazione di una “portineria di quartiere”, di uffici amministrativi, di un parcheggio al di sotto dell’auditorium e la riqualificazione a verde degli spazi e delle piazzette circostanti

L’ex-conventino

Tra gli immobili più antichi della città, l’ex Conventino ospiterà 16 appartamenti distribuiti a ballatoio e attività commerciali lungo un circuito che lo collega ad altri edifici pubblici. I cortili interni di questa struttura e le aree circostanti diventeranno un vero e proprio giardino a disposizione della città, delle famiglie e delle iniziative pubbliche all’aperto.

L’ex-presidio militare

Lo stabile più centrale di tutti è l’ex Presidio Militare, una struttura di 900mq che necessita di un risanamento conservativo, anche strutturale. Da ufficio pubblico, non più in grado di assolvere le proprie funzioni, diventerà residenza.

La villa Radetzky

La Villa Bossi-Radetzky, edificio di 1.100 mq in neoclassico tardivo di tre livelli fuori terra e un seminterrato, è stata scelta per le sue caratteristiche strutturali per ospitare spazi e attività aperte al pubblico. Vi sorgerà il nuovo centro dedicato alla fotografia, con bookshop e caffetteria.

Le ex-carceri austro-ungariche

Le ex Carceri, un’architettura di 850 mq, 3 piani di altezza e un fronte architettonico militare, serviranno a integrare e ampliare gli spazi e gli ambiti della vita culturale della città, collegandosi alle iniziative dei vicini Biblioteca e Museo Civico, in cerca di nuovi spazi e opportunità di sviluppo (sedi per eventi, sale studio, luoghi di ritrovo…). Anche in questa sede, così come per l’area Borri, è prevista la realizzazione di una “portineria di quartiere”.

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